LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Massa sui balconi e dalle finestre: «Andrà tutto bene!» foto

Tanti striscioni così non se ne vedevano da tempo. Mandateci le foto dei vostri (anche dalle altre zone della provincia): le pubblicheremo tutte

Più informazioni su

Tanti striscioni così non se ne vedevano da tempo. La Massa sui balconi, o dalle finestre, che si può “leggere” quando si esce di casa, porta messaggi di speranza: “Andrà tutto bene”, sono le parole che si ripetono più spesso. C’è chi alla bandiera arcobaleno preferisce quella italiana, e da un balcone di Canevara scrive: “Tutti insieme vinciamo” . C’è chi, tra i “fedeli” si abbandona ad un hashtag impresso su tela: #DioHaTuttoSottoControllo. E chi, tra i “compagni”, definisce “partigiani” i lavoratori della sanità: “Lavoratori della sanità grazie, siete i nostri partigiani e l’orgoglio del popolo”.

Gli striscioni dai balconi come strumento di comunicazione del 2020, chi l’avrebbe mai detto. Aldilà del virtuale, sembra che anche a distanza le persone abbiano bisogno di uno spazio di condivisione, fisico, reale, da cui mandare messaggi positivi per affrontare le grandi limitazioni sociali che si prospettano all’orizzonte almeno fino al 3 di aprile.

A proposito di comunicazione “su tela”. Lo striscione da sempre viene utilizzato come un foglio su cui esprimere passioni o ironie, messaggi politici o denunce sociali. In un’interessante tesi dal titolo “Parole in campo”, Raymond Siebetcheu, analizza a livello sociolinguistico la comunicazione che avviene da curva a curva negli stadi. L’oggetto della sua ricerca è lo striscione come genere testuale, quel botta e risposta a distanza, quando non sfocia nella violenza, spesso animato dallo sfottò: “Forma comunicativa che si basa su una presa in giro vivace e allegra nei confronti degli avversari”.

“Dal momento che molti striscioni nascono per sfidare la tifoseria avversaria, si può dire che lo sfottò è proprio l’essenza di questo genere testuale, in quanto mira a rinforzare l’identità di un gruppo e a dispregiare quella del gruppo avversario, anche con insulti grotteschi e a sfondo sessuale, ai quali preferiamo non dare troppo spazio in questa sede”.

Nella partita Pisa-Livorno del campionato 1996-1997, Siebetcheu rileva che “i pisani consideravano le minacce dei cugini solo “Fiumi di parole” (titolo di una canzone del duo Jalisse costituito da Fabio Ricci e Alessandra Drusian). A distanza di anni i livornesi risposero con riferimento ai Cugini di Campagna (gruppo musicale pop italiano), legato all’intento di considerare il Pisa come una squadra di campagna”.

Un’altra ricerca stavolta dello studioso Lauri Nummenmaa, del Centro PET di Turku dell’Università di Turku in Finlandia, affronta il tema della “risata sociale” e giunge ad affermare che “il rilascio di endorfina indotto da risate sociali potrebbe avere un ruolo importante nella formazione, nel rafforzamento e nel mantenimento dei legami sociali tra gli esseri umani”.

Considerate le dovute distanze, potrebbe essere uno spunto interessante per affrontare i mesi a venire. Un modo anche per dare modo ai giornalisti di continuare ad ascoltare le voci della città. Mandateci le foto dei vostri striscioni: le pubblicheremo tutte.

Più informazioni su