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A Massa si allattano al seno anche i neonati in terapia intensiva

Progetto innovativo:la nutrizione con latte materno porta benefici non solo al neonato fisiologico, ma anche e soprattutto al neonato assistito

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“L’allattamento al seno in terapia intensiva neonatale”. È questo il titolo del progetto promosso dall’Area Nascita Integrata Azienda USL Toscana nord ovest (ambito di Massa-Carrara) – Fondazione Toscana Monasterio e selezionato tra i lavori più importanti della recente Giornata regionale per la Sicurezza in pediatria 2019 “La prevenzione nelle nostre mani” organizzata a Firenze dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer.

L’iniziativa è stata presentata da Elisa Bruschi, referente qualità e sicurezza per la professione ostetrica della Asl Toscana nord ovest, insieme a Fabiana Carletti, Giulia Feda, Veronica Lanza, Valeria Lorenzoni e Giulia Molidoro.

Il progetto tratta un argomento importante come l’allattamento al seno che, in modo innovativo a Massa è stato introdotto anche per i neonati accuditi in terapia intensiva, in modo tale da avvicinare mamma e bambino anche in questa fase molto delicata dell’assistenza, con benefici clinici e relazionali per entrambi, potenziando le capacità di accudimento della madre, che serviranno successivamente alla dimissione per un’assistenza sicura e consapevole di bambini con cardiopatie congenite.

Per un anno, tra gennaio e dicembre 2018, sono stati raccolti dati legati all’allattamento su un campione di neonati ed è stato poi elaborato questo lavoro innovativo che si pone l’obiettivo di educare, sostenere ed incoraggiare le mamme dei neonati ricoverati in Terapia intensiva neonatale ad avviare e mantenere la produzione di latte, nell’attesa che si creino le migliori condizioni per favorire il ricongiungimento della coppia madre-bambino.

Infatti, poiché la nutrizione con latte materno porta benefici non solo al neonato fisiologico, ma anche e soprattutto al neonato assistito nelle unità di Terapia Neonatale, garantire a questi neonati l’assunzione di latte materno non solo rappresenta la miglior soluzione in termini di nutrimento, ma rinforza il ruolo assistenziale della madre nei confronti del figlio anche in queste particolari situazioni di distacco.

Da ribadire l’importante funzione svolta a livello regionale dall’Area Nascita Integrata Azienda USL Toscana nord ovest – Fondazione Toscana G. Monasterio, che accoglie ed assiste neonati con cardiopatia congenita, i quali fin dalla nascita necessitano di attenzioni specifiche.

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