LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Prezzi case, in centro a Carrara costano quasi la metà rispetto a Massa

I numeri presentati dalla Fiaip confermano il rilevamento del 2019: al Cinquale gli immobili più cari. In Lunigiana i valori più accessibili

Più informazioni su

Per il secondo anno consecutivo il collegio regionale Fiaip (la Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali) ha presentato presso la sala del Gonfalone a Palazzo del Pegaso a Firenze una fotografia sull’andamento del mercato immobiliare dell’intera regione Toscana relativamente all’ultimo trimestre. Dati e statistiche per ogni singola provincia utili a dimostrare che, dopo anni di stallo, sta aumentando il numero delle compravendite mentre i prezzi rimangono stabili o sono ancora in leggera flessione.

Nel dettaglio, i valori di mercato al metro quadro elaborati da Fiaip si riferiscono sempre ad immobili residenziali non di lusso di circa 80/100 metri quadrati, in medio stato manutentivo, stimati e venduti negli ultimi tre mesi.

“L’obiettivo – ha spiegato la presidente del collegio Fiaip Massa Carrara, Annabella Covini – è quello di fornire una finestra esaustiva del mercato immobiliare toscano e, per quanto riguarda la nostra realtà, della provincia di Massa Carrara. Utile sia per i professionisti del settore che per tutti coloro che sono interessati a vendere o acquistare casa. Da precisare comunque che le quotazioni che abbiamo redatto non sono da intendersi sostitutive di una valutazione puntuale realizzata da un agente immobiliare professionista, dal momento che dobbiamo sempre prendere in considerazione variabili come la posizione, la tipologia, la dimensione, lo stato effettivo, le caratteristiche qualitative e l’efficienza energetica di ogni singolo immobile”.

A Massa i prezzi variano molto a seconda delle zone: nel centro storico si va da un minimo di 2.400 euro al metro quadro ad un massimo di 2.700 euro. Cifre che diminuiscono sensibilmente spostandosi nelle aree limitrofe al centro (dai 1.500 ai 1.800 euro al metro quadro) e in periferia (da 1.300 fino a 1.600 euro al metro quadro). Per quanto riguarda Carrara invece i valori per il centro città si confermano più bassi, oscillando da un minimo di 1.300 ad un massimo di 1.600 euro al metro quadro.

Le quotazioni si abbassano ulteriormente in località come la Lunigiana e Avenza dove la valutazione media per un immobile residenziale non di lusso ha nel primo caso un valore minimo di 800 e un valore massimo di 1.200 euro al metro quadro mentre nel secondo di 1.500 e di 1.600 euro al metro quadro. In controtendenza ovviamente la valutazione degli immobili sul litorale: Montignoso (1.700–2.500 euro al metro quadro), Marina di Carrara (1.800–2.000 euro al metro quadro), Marina di Massa (2.200–2.600 euro al metro quadro) e Cinquale (2.700–3.600 euro al metro quadro).

“L’Osservatorio Regionale nasce dal lavoro di monitoraggio svolto dai nostri 809 associati presenti sul territorio – conclude il vice presidente di Fiaip Toscana, Francesco La Commare –. Per semplificazione abbiamo scelto di fornire i dati relativi ad un immobile di quattro vani, che rappresenta il target medio delle compravendite, ma grazie all’ausilio delle tecnologie di nuova generazione siamo in grado di stabilire la quotazione di ogni singolo immobile in ogni località e persino strada della nostra regione. E’ tuttavia importante sottolineare che l’Osservatorio Immobiliare non riguarda esclusivamente i prezzi e le quotazioni degli immobili, poiché il nostro obiettivo è anche quello di osservare costantemente come si muove il mercato di tutta la Regione. Spesso, infatti, capita che le compravendite siano caratterizzate da difficoltà legate alla messa sul mercato di immobili non preventivamente controllati a livello documentale o senza un valore di mercato congruo. Per questo la nostra Federazione ha creato un metodo professionale comune a livello nazionale, ovvero l’iter procedurale Unafiaip che codifica ed esplicita una metodologia di analisi delle informazioni, gestione della trattativa e tutela del cliente propedeutico per ridurre al minimo i contenziosi”.

Più informazioni su