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Più siti, più soldi. Domini registrati, Massa-Carrara sotto la media nazionale

Uno studio del Sole 24 Ore dimostra come ci sia una correlazione positiva tra reddito medio e numero di .it, .com e simili iscritti all'anagrafe

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“Più crescono i siti registrati in un territorio, più si alza il reddito. Maggiore è lo stipendio medio mensile, maggiore è la presenza digitale. Esiste insomma una correlazione positiva tra questi due fenomeni”. Lo evidenzia un recente studio diffuso da Infodata Il Sole 24 Ore basato sul database di Registro.it, anagrafe dei siti italiani, dall’altro alle informazioni sul reddito pubblicate dal Ministero dell’Economia.

Un’indagine a livello provinciale che ha restituito il verdetto menzionato in apertura: più domini registrati, più ricchezza, sebbene con qualche eccezione. Guidano Milano e provincia: oltre 500 domini registrati ogni 10mila abitanti, reddito medio procapite di ben 26.500 euro. Chiude invece il Crotonese e la provincia di Enna: entrambe le province hanno circa 130 siti ogni 10mila abitanti e redditi pro capite medi ben al di sotto dei 14mila euro annuali.

Massa-Carrara con un valore di 259 domini ogni 10mila anime si piazza al di sotto del valore medio nazionale (304). Un numero accompagnato da un reddito medio pro capite di circa 18.806 euro all’anno. La nostra provincia è quindi poco sotto la metà della classifica e conferma il risultato generale dello studio. Poco sopra della provincia apuana, si trovano i vicini della Spezia con 268 domini e un reddito medio di 20.150 euro.

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