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Più lavoro ma precario: nel 2017 l’economia toscana cresce, il quadro resta sofferto

L'analisi della Cgil. In provincia aumentano i cassintegrati del lapideo e i percettori di Naspi, cresce l'export

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L’economia toscana continua a crescere, secondo l’analisi dei dati del primo trimestre del 2017 condotta da CGIL. La qualità del lavoro, d’altro canto, peggiora. La provincia di Massa-Carrara si dimostra in linea col quadro generale, salvo alcune situazioni che andremo a esaminare.

La Toscana continua a crescere ma il lavoro resta precario
La dinamica di crescita si consolida, il prodotto regionale arriva al +1,3%, rispetto al +0,9% del 2016. Trainano le esportazioni (+4%) e gli investimenti (+%3). I cittadini toscani continuano invece a mostrare cautela nei consumi; la loro situazione, in termini di ore lavorative e retribuzione, appare in effetti ancora distante da quella “pre-crisi”.

Meno disoccupati, più contratti a termine
Peggiora la qualità dell’occupazione: solo il 16% dei contratti è a tempo indeterminato, contro il 68% registrato lavoro a termine. L’occupazione si contrae nell’industria, ma migliora nell’edilizia. La crescita del terziario rallenta, l’agricoltura registra un calo importante (-14,3%). Cala il tasso di disoccupazione, che raggiunge l’8,1% con un regresso dello 0,7% rispetto al 2016. I disoccupati scendono a circa 141 mila unità. A fine 2017 cala anche la cassa integrazione di oltre il 30% rispetto al 2016: un dato che riguarda tutti i settori, ma in misura inferiore il metalmeccanico e il lapideo. Resta molto elevato il numero di percettori attivi di prestazioni di sostegno al reddito nelle diverse modalità, a conferma di una situazione complessiva ancora affannosa e difficile.

Nel lapideo di Massa i cassintegrati aumentano
Al consuntivo di fine 2017, la diminuzione della cassa integrazione è di oltre il 30% sul 2016. Il lapideo di Massa è fra i pochi settori/ territori in cui la variazione è invece in aumento. Nei settori terziari la cassa integrazione risulta ormai alquanto contenuta: un cassintegrato uno ogni 3500 lavoratori a Massa-Carrara (nella media regionale, uno ogni 22 nell’industria e uno ogni 1066 nei settori terziari).

Crescono i percettori di Naspi in provincia
Rispetto al 2016, in relazione alla Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori licenziati), nel 2017 cambia il peso di alcune delle province: quella di Massa-Carrara registra un aumento relativo nel numero di percettori di Naspi (5,4% rispetto al 4,9% del 2016).

Anche a Massa-Carrara l’export va meglio
L’andamento dell’export del 2017 (III trimestre) appare positivo rispetto al 2016. La crescita dei settori agricoltura, meccanica, moda, industria estrattiva e la altra industria è stata del 6,1% fra il 2016 e il 2017 (III trimestre). Le esportazioni risultano positive in tutte le Province tranne che ad Arezzo (-2,6%) e Pistoia (-0,2%). Nella nostra provincia l’andamento dell’export ha raggiunto i 1.391 milioni di euro contro i 1.181 del 2016.

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