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Coronavirus, attività strategiche sospese al Pignone

Baker Hughes: «Proseguiranno i lavori al cantiere di Avenza con capacità ridotta rispetto al normale. Firmato accordo sindacale e confermata continuità operativa»

È stato firmato l’accordo tra le società Nuovo Pignone del Gruppo Baker Hughes e i coordinatori nazionali dei sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil che conferma le modalità operative proposte da Baker Hughes per proseguire le attività in azienda fino al 3 aprile 2020, nel rispetto del decreto emanato dal governo lo scorso 22 marzo.

«In base al decreto del Governo, infatti – afferma l’azienda – diverse parti delle attività dei siti Baker Hughes in Italia possono continuare in modo automatico – perché essenziali alla continuità dell’industria energetica o perché già condotte da remoto – mentre per le altre abbiamo ricevuto autorizzazione dai Prefetti territoriali competenti. In particolare, è stata confermata la strategicità delle operazioni delle società Nuovo Pignone per il sistema economico nazionale. L’accordo sottoscritto con i rappresentanti dei lavoratori manifesta la volontà di tutte le parti di compiere un altro passo per ridurre ulteriormente il numero dei dipendenti presenti nei siti Baker Hughes, garantendo allo stesso tempo la continuità del business, peraltro espressamente richiesta da diversi clienti della filiera dell’energia per garantire la continuità delle loro operazioni, considerate essenziali per il Paese e non solo».

«E’ stato quindi concordato con le rappresentanze sindacali che proseguiranno le attività relative alla funzione service, le attività di meccanica e montaggio e tutte le attività ausiliarie di logistica e supporto, che sono di interesse strategico e che non possono essere né sospese né rallentate senza compromettere la continuità dell’industria energetica, cruciale ora più che mai vista l’emergenza sanitaria che tutto il Paese sta affrontando. Proseguiranno inoltre le attività del cantiere di Avenza con capacità ridotta rispetto al normale, al fine di assicurare il pieno rispetto dei requisiti di sicurezza imposti dal decreto ministeriale, con la sola interruzione di giovedì 26 marzo».

«Al fine di ridurre al minimo il numero delle persone presenti nel sito – prosegue Baker Hughes – almeno in questa fase così critica per la gestione del contagio, l’azienda ha scelto di sospendere per un breve periodo alcune attività che, seppur altamente strategiche, possono essere sospese dal 26 marzo e fino al 3 aprile senza gravi impatti sull’economia del Paese e con effetti complessivamente contenuti sulle operazioni dei nostri clienti. Si ricorda che oltre l’80% del personale Baker Hughes in Italia opera già in remote working dalle scorse settimane e continuerà a lavorare secondo questa modalità».

«Sin dalle prime notizie di diffusione del nuovo Coronavirus in Italia – conclude l’azienda – Baker Hughes ha adottato in modo proattivo una serie di misure per proteggere i propri dipendenti e ridurre al minimo qualsiasi impatto sulle operazioni, con l’obiettivo di mitigare il rischio nei suoi impianti, garantendo al contempo che le proprie operazioni continuino a servire i clienti di tutto il mondo. Sono state introdotte restrizioni per tutti i viaggi non essenziali, nonché altre azioni e misure per rispettare la distanza di sicurezza e limitare gli assembramenti nel luogo di lavoro, incluso l’uso esteso del remote working ove possibile, in linea con le indicazioni del Governo. E’ stato inoltre firmato con tutte le sigle sindacali, il 18 marzo 2020, un accordo integrativo del protocollo nazionale sulla sicurezza negli ambienti di lavoro che copre tutti i siti delle società Nuovo Pignone in Italia, a conferma della convergenza tra azienda e parti sociali. L’accordo recepisce il protocollo del 14 marzo siglato da Governo, parti sociali e associazioni datoriali, per l’attuazione uniforme su tutto il territorio nazionale delle corrette disposizioni previste dal legislatore e dall’Autorità sanitaria per la sicurezza nelle aziende nell’ambito della gestione dell’emergenza coronavirus. La salute e la sicurezza dei dipendenti, collaboratori, clienti e tutte le parti interessate sono una priorità assoluta per Baker Hughes, che continua a monitorare attentamente l’evolversi della situazione e si dichiara pronta a fare riscorso a ulteriori misure qualora ce ne fosse la necessità».