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Area di crisi: 4,6 milioni dalla Regione per le imprese apuane

L'assessore Ciuoffo: «Continua il nostro impegno per reindustrializzare l'area». Sull'argomento il 31 gennaio convegno alla Camera di Commercio. Bugliani (Pd): «Soddisfatto, intervento per il rilancio del nostro territorio»

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Approvata dalla giunta regionale la delibera che destina 4,6 milioni di euro a favore dei protocolli di insediamento per l’Area di crisi industriale di Massa-Carrara. La delibera è stata presentata dall’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo.

I 4,6 milioni di euro danno attuazione all’Accordo di Programma firmato a novembre 2017 tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Toscana e Invitalia a sostegno dell’area di crisi non complessa di Massa-Carrara. La somma servirà anzitutto per lo scorrimento ulteriore della graduatoria ancora attiva dei protocolli di insediamento approvata nel 2016. Qualora ci fossero risorse residue dopo lo scorrimento, saranno utilizzate per la presentazione di domande sempre per lo stesso strumento agevolativo per la stessa area di crisi industriale.

Si tratta di un nuovo stanziamento di risorse regionali che andranno al territorio di Massa-Carrara e che vanno a sommarsi ai 5 milioni di euro già trasferiti al Mise (che ne ha stanziati ulteriori 5,4) per l’attivazione del bando previsto dalla legge 181/89, ai 150 mila euro per il Distretto Tecnologico Marmo Imm Spa, nonché all’importo massimo di 6 milioni mediante gli strumenti agevolativi finanziari (fondo rotativo per prestiti, creazione d’impresa e microcredito) e il bando a sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (Pmi).

A questo bando, lo ricordiamo, si affianca quello del Mise da 9 milioni per accedere ai finanziamenti per i progetti di reindustrializzazione dell’Area di crisi di Massa–Carrara. Si tratta dell’importo ancora disponibile dei 10,4 i milioni, tra fondi regionali e ministeriali, previsti dall’Accordo di programma firmato nel novembre del 2017 e confluiti su un primo bando generale sempre del Mise per interventi in base alla legge 181. Quello aperto ora, per il quale si potranno presentare le domande a partire dal 15 febbraio 2019, è invece esclusivamente dedicato all’area apuana.

“Continua in questo modo – afferma l’assessore Ciuoffo – l’impegno regionale per reindustrializzare l’area, dando seguito allo strumento dell’Accordo di programma. Le misure attive e le opportunità da cogliere sono diverse e per presentare tutto il complesso di azioni in corso e risorse disponibili, il 31 gennaio si svolgerà a Carrara un seminario presso la sede della Camera di commercio di Massa-Carrara sugli incentivi nazionali e regionali disponibili per il rilancio produttivo dell’area. Ci stiamo muovendo in più direzioni e adesso con questi due bandi ci sono circa 14 milioni di euro a disposizione”.

I lavori del seminario conoscitivo si terranno nella sede di Piazza 2 Giugno 16, a Carrara, ed avranno inizio alle ore 14.30 con la registrazione dei partecipanti. Sempre presso la Camera di commercio è già in calendario per il 5 febbraio un ulteriore appuntamento di carattere operativo dove le imprese avranno l’opportunità di incontrare “one to one” i consulenti di Invitalia per l’analisi diretta di possibili progetti di investimento.

Intanto sull’argomento interviene il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani: “Ancora un deciso impulso per la reindustrializzazione dell’area: uno stanziamento che conferma l’impegno della Regione Toscana per il rilancio del nostro territorio. Si procede quindi – spiega Bugliani – nel dare gambe all’Accordo di programma del 2017 e che ha consentito un salto in avanti per la nostra zona, colpita in maniera pesante dalle ripercussioni della crisi economica. In campo quindi ci sono risorse ingenti e un complesso di misure, variegate e eterogenee che rappresentano però strumenti concreti per lo sviluppo. Va riconosciuta quindi l’efficacia del contesto disegnato dall’Accordo di programma, cornice essenziale per partire poi con tutte le azioni che ora stanno prendendo forma. Ora è necessario portare avanti il percorso intrapreso, sfruttare al meglio le opportunità a disposizione, proseguire con interventi decisivi per la crescita, dalla reindustrializzazione alle bonifiche e all’attrazione di investimenti”.

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