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«Goffa e scomposta difesa». Sospesi dal lavoro tutti i dipendenti assenteisti

Il procuratore capo Aldo Giubilaro interviene sulla vicenda di uno dei lavoratori pubblici a cui era stata revocata la sospensione dall'ufficio

«Un goffo, spregiudicato e scomposto tentativo di far apparire come lecite le proprie assenze in ufficio». Usa queste parole il procuratore capo di Massa-Carrara Aldo Giubilaro, in riferimento a uno dei dipendenti pubblici coinvolti nell’inchiesta sull’assenteismo in Provincia e al Genio civile che ha portato all’arresto di 26 persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di circa 70.

Il dipendente a cui fa riferimento Giubilaro, dopo alcuni giorni di sospensione dal lavoro, aveva ricevuto la revoca di questa misura da parte del Giudice per le indagini preliminari. In seguito a questa decisione, la Procura aveva richiesto, lo scorso 25 settembre, di sospenderlo nuovamente dal lavoro. Venerdì scorso lo stesso Gip ha, quindi, dato seguito alla richiesta della Procura, sospendendo il dipendente assenteista.

«La misura – spiega Giublaro – è stata applicata all’esito degli accertamenti del Nucleo Investigativo di Massa-Carrara dell’Arma dei carabinieri agli ordini del colonnello Tiziano Marchi, coordinati dal sostituto procuratore Roberta Moramarco, che con la professionalità di sempre hanno consentito di smascherare il goffo, spregiudicato e scomposto tentativo dell’interessato di far apparire lecite assenze dall’ufficio in realtà illecite».

«Per effetto dell’adozione di questa misura – afferma il procuratore – risultano sottoposti alla sospensione dall’ufficio tutti i dipendenti del Genio Civile e della Provincia di Massa-Carrara destinatari sin dall’inizio della richiesta di interdizione, a riprova delle lunghe, serie ed accurate indagini sul fenomeno dell’assenteismo in uffici pubblici della Provincia».