Massa-Carrara - È stato approvato in Commissione e adesso passerà in Aula l'emendamento al Decreto Legge fiscale, a firma della deputata del Partito Democratico Martina Nardi, sui nuovi possibili massimali da applicare alla tassa di soggiorno, soltanto nei comuni capoluogo e soltanto qualora lo ritengano opportuno.
"Non è un obbligo- spiega la Nardi- e non riguarderà tutte le città italiane. Abbiamo pensato a quei capoluoghi di provincia, con pochi abitanti rispetto al numero di turisti che poi li affollano, costretti a far fronte ad innumerevoli difficoltà, durante i periodi di maggior concentrazione di persone. Nello specifico abbiamo pensato a quei comuni capoluogo che abbiano presenze turistiche 20 volte superiori a quelle dei residenti. L'emendamento prevede la possibilità per i sindaci di aumentare il massimale della tassa di soggiorno fino a 10 euro. Oggi nei capoluoghi arriva fino ad un massimo di 5 euro. I comuni interessati verranno individuati di anno in anno in base alle presenze dell'anno precedente. Se poi gli stessi comuni stabiliranno che non hanno bisogno di più soldi per fornire i servizi a turisti e residenti, allora non cambierà nulla. Viceversa potrebbe essere l'opportunità per migliorare le prestazioni di questi comuni nell'ambito, ad esempio, di rifiuti, trasporto pubblico, depurazione delle acque e tutti quei servizi che spesso vanno in affanno quando la popolazione aumenta a dismisura per l'arrivo dei turisti".