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Mezzo secolo di temperature in crescita a Massa-Carrara

Gli incrementi più significativi si sono registrati in Lunigiana mentre i comuni costieri hanno fatto registrare incrementi inferiori

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Sono i comuni di Novate Mezzola, Samolaco, Berbenno di Valtellina e Buglio in Monte, tutti paesi della provincia di Sondrio, nonché il comune di Brindisi, quelli che dagli anni Sessanta ad oggi hanno fatto registrare il maggior incremento delle temperature medie, che in questi posti sono salite di più di 4 gradi. Si tratta in particolare della differenza tra la temperatura media nel periodo 1961-1970 e il periodo 2009-2018. I dati che sono stati raccolti dai giornalisti Lorenzo Ferrari e Ornaldo Gjergji di Obc Transeuropa e pubblicati sullo European Data Journalism Network, infine ripresi con un pezzo approfondito sul Sole24Ore.

Come esce la provincia di Massa-Carrara da questa analisi? Si nota innanzitutto che i comuni più “surriscaldati” si trovano in Lunigiana: nell’ultimo mezzo secolo le temperature medie sono aumentate di oltre 2 gradi solo a Comano (+2,653), ma ci sono altre zone in cui si sfiorano i 2 gradi: Zeri (1,91), Pontremoli (1,84), Casola (1,82), Fivizzano (1,78), Bagnone (1,71), Podenzana (1,7).

Gli altri comuni lunigianesi hanno registrato aumenti che variano da 1,6 a 1,4 gradi: Tresana (1,6), Filattiera (1,53), Mulazzo (1,49), Villafranca (1,49), Licciana Nardi (1,41), Aulla (1,54), Fosdinovo (1,47).

Sulla costa apuana, invece, il comune che ha registrato un incremento più significativo è Massa (+1,61 gradi), seguita da Montignoso (+1,57) e poi Carrara (+1,42).

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