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Esame di Stato 2019: tutte le novità per gli studenti maturandi

Eliminato il tema storico e il "quizzone". Seconda prova a due materie. Cambiamenti anche nell'orale: niente più tesina

Manca ormai poco all’Esame di Stato 2019: tra quindici giorni esatti i circa 1400 maturandi della provincia di Massa-Carrara, così come quelli del resto d’Italia, si troveranno sui banchi di scuola ad affrontare la loro “prima prova” e, in queste settimane condite da naturale tensione, dovranno anche fare i conti con le novità introdotte dal ministro Marco Bussetti. Novità che riguarderanno sia la struttura dell’esame stesso, con la riduzione del numero degli scritti da tre a due, sia le modalità delle prove e dell’interrogazione finale. E non solo, perché diverso sarà anche il calcolo del voto finale: ogni prova varrà 20 punti , mentre il percorso scolastico del candidato avrà un peso del 40%.

Entrando nel dettaglio, per quel che riguarda la prima prova, non sarà più presente il tema storico. Gli studenti potranno scegliere quindi tra tre tipologie: analisi del testo (due tracce), analisi e produzione di testo argomentativo (tre tracce) e riflessione di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità (due tracce). Passando alla seconda prova, la novità è l’introduzione della doppia materia d’indirizzo (la coppia matematica-fisica per i licei scientifici, ad esempio). Niente più terza prova: eliminato dunque il quiz multi disciplinare che serviva a testare le conoscenze nelle diverse materie scolastiche.

Ma è l’orale la vera preoccupazione dei maturandi, perché da quest’anno non ci sarà più la famosa tesina che serviva, tra le altre cose, a “sciogliere il ghiaccio” prima dell’interrogazione generale. Lo studente dovrà scegliere l’argomento da cui partire fra tre buste preparate dai commissari sulla base del materiale fornito dai consigli di classe.

Tanti cambiamenti, dunque, e tanti dubbi sulle nuove modalità che rivoluzionano, in parte, quello che è stato fino ad oggi l’esame di Stato. Non mancano le perplessità anche da parte dei professori, specialmente nei confronti della nuova prova orale, che stravolge uno schema ormai consolidato da anni. Ma soltanto il tempo rivelerà l’efficacia delle novità: ormai i giorni rimasti sono contati.

C.C.