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Covid-19, l’Ordine dei veterinari: no alla candeggina per le zampe di cani e gatti

Polemiche ed avvertimenti dopo i "consigli" di un veterinario alla trasmissione "Pomeriggio 5" di Barbara D'Urso

Come se non bastasse la necessità di ripetere, anche a livello istituzionale, che i cani e gli animali d’affezione in generale non trasmettono il coronavirus, da giovedì pomeriggio appassionati cinofili e veterinari sono dovuti scendere in campo, sul web, per avvisare il più possibile le persone riguardo il fatto che «la candeggina non va assolutamente usata per disinfettare la zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua».
Un consiglio teoricamente non necessario considerato che detergenti di questo tipo, come si legge sulla confezione, sono sostanze tossiche che possono provocare irritazione alla pelle e agli occhi e la cui inalazione o ingestione può provocare gravi lesioni ma forse necessaria dopo l’intervista andata in onda a Pomeriggio 5 giovedì 26 marzo.
L’allarme è nato poco dopo la diretta in cui, Enrico Zibellini, veterinario intervistato in streaming da Barbara D’Urso – visibile sulla pagina Facebook di Pomeriggio 5 – spiega come pulire le zampe dei propri cani di ritorno da una passeggiata qualora se ne sentisse la necessità.
«Basta una normale detersione e disinfezione delle zampe stando attenti ai polpastrelli per non irritarli quindi usando materiali disinfettanti molto diluiti a base di clorexidina o banalmente con della candeggina ma molto diluita e tamponare poi le zampe – ha spiegato il veterinario che, alla richiesta della conduttrice se fosse necessario farlo anche sul muso dell’animale ha risposto che – per il muso è meglio stare attenti a parti delicate come occhi e mucose perché tutti i detergenti sono molto irritanti».
La spiegazione ha sollevato dissenso e preoccupazione tra gli animalisti che ora temono risvolti tragici per la dichiarazione incauta del professionista, soprattutto per l’ampio pubblico che segue solitamente la trasmissione. Da giovedì sera sono iniziati a comparire molti messaggi di colleghi veterinari che hanno voluto avvisare i propri clienti e contatti, anche sui social, affinché evitino assolutamente di usare la candeggina. E molte sono state le richieste di smentita inviate alla redazione della trasmissione, soprattutto sulla pagina Facebook ufficiale, proprio nei commenti del post dove viene riproposta l’intervista.
«La candeggina non va assolutamente usata neanche diluita – spiega Luca Robutti, presidente dell’ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona – Si rischia di fare dei danni anche molto seri. I cuscinetti nelle zampe sono molto sensibili, si potrebbero generare abrasioni o anche effetti peggiori qualora ad esempio l’animale poi si leccasse le parti trattate. Sul muso ancora più risolutamente no. Tra gli effetti nocivi potrebbe portare a vomito, erosioni della mucosa, del tartufo – il naso ndr – e delle labbra».
Il coronavirus che provoca la Covid-19 è molto labile esposto all’ambiente esterno, anche i soli raggi del sole e la pioggia lo eliminano dall’asfalto e dai marciapiedi: «La possibilità che capiti un passaggio dalle zampe alla casa e infine all’uomo è altamente improbabile – prosegue Robutti – Se proprio si ha la necessità di pulire la zampe del proprio cane si possono usare acqua e un poco di sapone neutro sciacquando accuratamente. In commercio, anche se in questi giorni può essere più difficile reperirle, esistono anche salviette e detergenti appositi a base di clorexidina sicuri e certificati».
L’istituto Superiore della Sanità ha redatto un elenco di risposte ai quesiti dei cittadini sulle modalità di contagio tra cui quella dedicata proprio al comportamento da tenere di ritorno da un passeggiata con il proprio cane: «La sopravvivenza del nuovo coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possa trasportare il virus anche se non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo. Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus. È possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)».

[Fonte: Zampa.it]

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NICOLA MOROSINI