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Siringhe, nylon, tappi di bottiglia sul litorale carrarese: spiaggia ripulita

Una trentina di persone ha partecipato all'iniziativa “H Farmer Project”, tra questi anche i ragazzi del club Delta 9, molti dei quali giovanissimi

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Una trentina di persone ha partecipato all’iniziativa organizzata da “H Farmer Project” contro la dispersione dei rifiuti nell’ambiente: notevole il contributo della scuola di surf Club Delta nove, la dimostrazione di come i centri di aggregazione giovanile siano ottime palestre di civiltà e senso della comunità. L’appuntamento, battezzato “CleanUp – Ripuliamo le spiagge!”, si è tenuto ieri domenica 11 novembre a partire dalle 9.30. I volontari, muniti di sacchetti e palette, si sono ritrovati davanti al Bar Lume per poi concentrarsi presso la spiaggia libera La Rotonda, dividersi in gruppi e distribuirsi uniformemente sul resto del litorale.

L’associazione balneari di Marina di Carrara ha contribuito mettendo a disposizione dei partecipanti i propri bidoni. “È un’iniziativa che giudichiamo molto positiva – ha commentato Francesco Ciancianaini, bagnino del bar Doride e membro della scuola di surf Delta nove – ben riuscita e da ripetere. Noi del bagno Doride e del Nettuno ci occupiamo ciclicamente di pulire la spiaggia d’inverno, dunque non possiamo che dare il nostro appoggio in queste occasioni.” Tra i rifiuti trasportati dal fiume Magra e restituiti alla riva dalla recente mareggiata spiccano le materie plastiche: “Nel tratto di fronte al bagno Doride abbiamo riempito due bidoni di oggetti in plastica. Nel Magra vengono riversati soprattutto rifiuti domestici, in primis i frammenti di sacchetti di nylon e i tappi di bottiglia. Abbiamo trovato anche un gran numero siringhe per uso medico: chi si occupa del recupero delle attrezzature ospedaliere dovrebbe riciclarle, invece le getta in acqua. È evidente che c’è un problema culturale, l’educazione civica ormai non si mastica più in famiglia. Abbiamo trovato meno mozziconi di sigaretta che in estate, una stagione in cui ne vengono abbandonati tantissime. Nonostante i bagnanti abbiano dei posacenere a loro disposizione” D’inverno invece le cicche si concentrano nelle aree della spiaggia frequentate da ragazzotti che “bevono, fumano e abbandonano i rifiuti in spiaggia,” spiega Ciancianaini.

Non tutti i ragazzi vivono la spiaggia in modo così distruttivo, per fortuna: tra i più giovani partecipanti all’iniziativa vi erano appunto gli allievi e le allieve della scuola di surf Delta nove, una ventina in tutto, molti dei quali tra i dieci e i quindici anni. “Abbiamo aderito volentieri a seguito dell’invito dell’invito dell’associazione H Farmer Project – spiega Giovanni Evangelisti, il presidente del club – partecipiamo sempre volentieri a iniziative legate alla pulizia della spiaggia e siamo molto sensibili al tema dell’ambiente, con particolare riferimento al mare che viviamo sia d’estate che d’inverno. Le associazioni sportive insistono particolarmente sui messaggi etici, dando un imprinting diverso ai giovani che in questo modo si distaccano dagli esempi negativi e costruiscono un senso di comunità.”

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