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Cannabis legale, l’Italia si divide ancora. E tu cosa ne pensi?

Un disegno di legge firmato dal senatore Mantero (M5S) riaccende un dibattito che dura da decenni. La proposta è di legalizzare la coltivazione e l'uso domestico. Contraria la Lega

Il governo è già spaccato sul tema, l’opinione pubblica lo è da sempre. Cannabis legale anche a scopo ricreativo, dopo che la marijuana è entrata nei prontuari medici nel 2017? La proposta questa volta viene dal senatore pentastellato Matteo Mantero, che ha depositato un disegno di legge a Palazzo Madama. “Molti, me compreso, ritengono la legalizzazione dell’autoproduzione e uso personale della cannabis una priorità che produrrà con una sola mossa ingenti risparmi economici per il nostro paese, infierirà un colpo non indifferente alla criminalità organizzata, ma soprattutto migliorerà la salute pubblica e quindi ancora una volta porterà ad un risparmio per le tasche di tutti i cittadini italiani e non solo per chi ne fa uso”, scrive il proponente.

“La possibilità di coltivare sul proprio balcone alcune piantine di marijuana ridurrebbe notevolmente il mercato illegale e il colpo inferto alla criminalità organizzata sarebbe importante, infatti la Direzione nazionale antimafia stima in circa 30 miliardi di euro l’importo del mercato nero per il comparto delle sostanze stupefacenti in Italia, pari a circa il 2% del Pil nazionale, e più della metà del mercato è costituito dalla marijuana e suoi derivati. Chi contrasta la legalizzazione della cannabis, consapevolmente o meno, sta facendo un enorme regalo alla mafia – argomenta il senatore – In Italia, ogni anno, circa 5 milioni di persone fanno uso di hashish o marijuana, essendo illegale coltivarla a casa propria queste persone sono costrette a rivolgersi al mercato nero. In uno studio del 2016 l’università di Berna ha analizzato 191 campioni di marijuana sequestrati dalle forze dell’ordine sul territorio svizzero. La scoperta è preoccupante: il 91% di questi prodotti è contaminato. Infatti la cannabis viene “tagliata” con sostanze di vario tipo allo scopo aumentare il peso dell’erba ed avere più profitti, ma anche per aumentare l’effetto psicotropo o per rendere più belli i fiori. Nei campioni sono stati trovati ammoniaca, lacca, lana di vetro, piombo, alluminio, ferro, cromo e cobalto”.

Il disegno di legge ricalca in buona parte le idee messe in campo dal gruppo interparlamentare che si era formato nella scorsa legislatura con rappresenanti di Partito democratico, Sinistra e Libertà, Movimento Cinque Stelle, gruppo misto e autonomie. Prevede la possibilità di coltivare fino a tre piante in casa, di possedere fino a 15 grammi di prodotto tra le proprie mura domestiche e di avere addosso fino a 5 grammi fuori. Il consumo è consentito solo in casa.
Contraria la Lega che si è già espressa in merito con il segretario Matteo Salvini in maniera netta. Una posizione ribadita dal ministro Fontana (“non è nel contratto di governo”) in queste ore e esposta in un convegno a Piacenza lo scorso agosto dal titolo inequivocabile: “L’erba della morte”. In quell’occasion il senatore Pillon aveva dichiarato: “Attraverso il tema degli stupefacenti, passa un’idea antropologica dell’uomo. Dovreste chiedervi chi è che vuole che i giovani si chiudano nei cessi a fumare le canne. E dovreste chiederlo alla lobby che con le droghe gestisce 18 miliardi“, come riporta Il Piacenza.

Voi cosa ne pensate?