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Carrarese, Rosaia: «Cento presenze, una grande emozione. Il legame coi tifosi mi riempie il cuore»

«Felicissimo in questa piazza, tra questi sostenitori, in questa società»

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Terza stagione sotto le Apuane e un importante traguardo raggiunto, quello delle cento presenze con la maglia azzurra. Giacomo Rosaia con la sua grinta e il suo carattere ha conquistato ormai da tempo la piazza, con cui ha instaurato un forte legame. Ai microfoni de La Voce Apuana, il “gladiatore” del centrocampo racconta le emozioni provate in questi anni.

Giacomo, nell’ultima partita prima della sosta contro l’Arzachena hai festeggiato le cento presenze con la maglia della Carrarese. Cos’hai provato in quel momento?
Sinceramente è stata una cosa inaspettata, solitamente penso solo al campo e non tengo il conto delle presenze. Una grande emozione, specialmente perché è stata una sorpresa, non me l’aspettavo proprio. Non mi rimane che tanto orgoglio per questo traguardo, in una piazza in cui mi sento felicissimo, tra tifosi che ogni giorno mi dimostrano il loro affetto, e in una società che con questo gesto ha dimostrato di aver apprezzato il mio percorso.

Quelle trascorse a Carrara sono state per te tre stagioni intense, in cui hai dimostrato duttilità e carattere nel ricoprire spesso, oltre al tuo ruolo naturale di mediano, quello di esterno di difesa…
Sì, mi sono messo sempre a disposizione, a partire dal primo anno di questa società, in cui nonostante i tanti punti interrogativi sono riuscito a venire fuori e a farmi apprezzare. Quella prima stagione è stata indubbiamente un punto di partenza importante. Con l’arrivo di Baldini poi ci siamo calati in una realtà completamente diversa, diversa per l’entusiasmo, per le ambizioni, per le novità in squadra. Il fatto che il mister mi chieda ancora di ricoprire più ruoli è per me motivo di orgoglio, perché quando questo succede significa che l’allenatore si fida di te e ritiene che tu possa essere utile in più situazioni. Io mi sono calato in questa mentalità e ne vado fiero. Continuerò a essere a disposizione per qualsiasi evenienza.

Per i tifosi sei “il gladiatore del centrocampo”. In effetti in questi anni si è creato un ottimo rapporto con la tifoseria, che ti considera ormai un elemento indispensabile. Quanto è importante per te questo legame?
Per me vale davvero tanto, perché il tifoso è un sognatore che ogni domenica viene allo stadio per sostenere i propri colori, quindi rappresentarlo mi rende felice, significa che riesco a trasmettere quello che faccio in campo e a dare soddisfazioni al pubblico. E’ qualcosa che mi riempie il cuore e spero di portarlo sempre più avanti, di continuare a far festeggiare i nostri tifosi e di arrivare a realizzare questo sogno di cui ormai parliamo da tanto tempo.

Al termine di questi giorni di sosta arriva il momento di riprendere il cammino. Vi attende una trasferta da non sottovalutare, quella contro la Juventus Under 23. All’andata finì 4-0 per la Carrarese. Quante cose sono cambiate da quel momento e come è necessario affrontare questo match?
Sono sicuro che da parte loro sono cambiate tante cose perché parliamo di una squadra completamente nuova che si è calata in una Serie C difficile per i giovani. Il loro girone di andata è stato anche un girone di studio e di esperienza che può essere servita loro per capire cosa serve realmente per affrontare questa categoria. Questa è per noi la seconda settimana di allenamento dopo la sosta, stiamo lavorando intensamente perché siamo consapevoli che non dobbiamo basarci sul risultato dell’andata ma che sarà una partita a sé, da affrontare nel migliore dei modi, pronti dal primo minuto per cercare di vincerla.

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