Carrara - Sono trascorsi ventiquattro anni da quel 19 novembre 1995, in cui allo stadio Tardini di Parma un giovanotto di Carrara, diciassettenne e pieno di speranze di nome Gianluigi Buffon fece il suo esordio tra i professionisti del calcio italiano, la Serie A, con la maglia del Parma, nella nona giornata di campionato. Di fronte a lui c’era il Milan di Roberto Baggio e George Weah, oltre a Boban, Simone e tanti altri avversari da non prendere sotto gamba. Il Parma di Nevio Scala si trovava in piena emergenza portieri, con Luca Bucci infortunato.
Nel corso degli allenamenti precedenti a quella partita, Buffon nella Primavera impressionò tutti, nessuno riusciva a superare la linea di porta. Scese in campo con il numero 12, con molta naturalezza e disinvoltura e dopo la partita fu definito “splendido” dall’allenatore del Milan Fabio Capello. Fu aggressivo, spregiudicato, fu un combattente, giocava come se non avesse niente da perdere. E innanzitutto fu decisivo. Le sue parate ai tiri di Weah, Baggio e Simone, con le esultanze da tifoso che divennero poi il suo marchio di fabbrica, fecero sì che il Parma finisse quella partita con uno 0-0. E lui fu il migliore in campo.
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