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Consigli dei cittadini, non finisce qui: "Il nostro lavoro continuerà"

All'indomani dell'abrogazione dei consigli, i loro membri sono più che mai determinati a portare avanti il loro operato

Conclusa l’esperienza dei consigli dei cittadini, i riflettori sono puntati sui loro membri che non hanno dubbi: il loro lavoro continuerà, in un modo o nell’altro. “Non abbiamo ancora un’idea precisa – ha dichiarato Rosanna Pino, presidente del consiglio dei cittadini di Carrara – abbiamo solo espresso tutti insieme, sia noi presidenti checonsiglieri, una chiara volontà di proseguire in qualche modo l’attività finora svolta. Poiché non esistono ad oggi altri strumenti di alcun tipo, cercheremo di trovare quello più adatto a dare voce ai cittadini comuni.”

“Pensavamo di adottare la forma dei comitati – ha aggiunto Stella Volpi della circoscrizione carrarese – costituirne uno dovrebbe risultare piuttosto semplice. Mi rendo conto dei limiti che I consigli dei cittadini hanno dimostrato, in primo luogo al momento della loro costituzione: ad esempio le elezioni si sono tenute a distanza dalle amministrative. È evidente, poi, che il consiglio di Carrara non abbia funzionato bene quanto quelli di Avenza e Marina. Tuttavia, sarebbe bastato ovviare a queste difficoltà per rimediare ai difetti costitutivi dei consigli. Mi sembra ssolutamente necessario uno strumento d’intermediazione tra I cittadini e l’amministrazione, che da sola non può farsi carico di tutte le singole richieste e della pressione che riceve.”

Particolarmente agguerrito il consiglio di Marina: “Avremmo dovuto vederci per discutere dei nuovi strumenti da adottare, ma alla nostra sede è stata cambiata la serratura – ha affermato la presidene Lara Benfatto –attendiamo ancora di vederci tutti. Quello che è certo è che il nostro lavoro continuerà, siamo già orientati a costituire un’associazione; ho già preso informazioni in questa direzione.” “Ritengo che un’associazione sia decisamente più incisive di un comitato – è l’opinione di Flavio Franciosi – l’idea sarebbe avere un soggetto fondamentalmente apartitico che, come abbiamo sempre fatto, sollevi i problem del territorio, avendo come interlocutori non più solo piazza 2 giugno, ma anche la Provincia e la Regione. A quell punto l’amministrazione non potrà evitare di confrontarsi con noi. Non ci faremo mettere nessun bavaglio.”

Più miti i propositi del consiglio di Avenza, che appare meno incline a ricostituirsi in altra forma: “Trovo poco comprensibile che l’amministrazione preferisca occuparsi di noi piuttosto che risolvere problemi più gravi – ha dichiarato la presidente Jenny Lorè – resettare in questo modo la partecipazione dà un messaggio sbagliato alla cittadinanza. il consiglio di Avenza ha deciso di lasciare la pagina fb a disposizione dei cittadini attivi. Ringraziamo tutti per la collaborazione, anche il funzionario comunale Maurizio Piccinini che ci ha seguiti.” Dello stesso avviso Luca Tedeschi: “Ci rivedremo, ma non so se il nostro percorso andrà avanti.”