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Chiusura centro Saffi, il PSI: «Così l’amministrazione smantella il sociale»

«Va avanti il processo iniziato con lo sfratto degli artisti del borgo e del centro anziani del mulino Forti»

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Per il PSI di Carrara la decisione di chiudere il centro Saffi in via Solferino è sintomo delle volontà di azzerare i servizi destinati alla comunità. “Purtroppo non si tratta di un caso isolato – si legge nella nota – ma è un passo ulteriore nel processo di smantellamento di quella rete di servizi e opportunità che una buona amministrazione, sensibile e attenta ai bisogni della Comunità, dovrebbe offrire e implementare non certo azzerare come sta accadendo.
Come abbiamo avuto modo di denunciare più volte questo processo, insensato negli obiettivi e nefasto nelle conseguenze per quanti ne usufruiscono, era iniziato con lo sfratto degli artisti del Borgo, è proseguito con la chiusura del centro Anziani sfrattato dal mulino Forti e oggi conosce una tappa ulteriore con il Centro Saffi.”

Un’attività di smantellamento che, secondo i socialisti, passerebbe anche “attraverso la chiusura dello Sportello casa, l’abolizione dello Sportello UDA, dello Sportello informativo per le famiglie e contributi primo figlio, famiglie numerose e, senza dimenticare l’incredibile accorpamento del servizio sportello unico disabili con il segretariato sociale.” Le perdite colpiscono soprattutto fasce più fragili e meno abbienti, proprio quelle che avrebbero maggiore bisogno di un sostegno morale e materiale.”

“Poco interessa se la causa di queste decisioni tanto gravi quanto inspiegabili sia la conseguenza di scontri fra primedonne – scrive il PSI – o piuttosto l’incapacità e la paura di gestire l’utente in prima fila, ma vogliamo sottolineare che è preoccupante la mancanza di sensibilità umana e sociale che sta alla base dell’adozione di questi provvedimenti.”

Quello che però riteniamo di dover denunciare, ancora una volta, è la totale mancanza di una politica attenta al bisogno di migliaia di cittadini e di famiglie. Una politica oscura aggravata dalla mancanza di trasparenza e dalla negazione di qualsiasi forma di informazione preventiva o di valida motivazione che non sia quella di rendere la città sempre più povera di beni primari.

Solidarietà, dunque, alle mamme che hanno raccolto le firme per impedire la chiusura del centro: “Siamo vicini a quanti sono colpiti da questi assurdi provvedimenti, sosteniamo la mobilitazione e la raccolta di firme degli dei genitori contro questa chiusura assurda prendendo atto che, a quasi un anno dall’insediamento molti si stanno finalmente rendendo conto della vera caratteristica di questa amministrazione che di sicuro non è impegnata a sostenere le iniziative sociali nel centro cittadino.”

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