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Il Regina Elena rischia di chiudere il bilancio 2017 con una perdita di almeno 200mila euro

Le strategie per il risparmio del direttore del cda Giuseppe Profili. A Fossone prevista l'apertura di una nuova casa di riposo

Anche quest’anno la previsione di bilancio del Regina Elena è in negativo. Nel 2016 era in perdita di 180mila euro, nel 2017 il disavanzo andrebbe dai 200 ai 240mila. Così ha dichiarato il presidente del cda Giuseppe Simone Profili, ascoltato oggi dalla commissione bilancio insieme a Mauro Lancioni.

“Sforzo comune” per risparmiare
«Il costo del lavoro è aumentato – ha spiegato Profili – ai dipendenti abbiamo chiesto uno sforzo comune, partendo dai vertici e procedendo “a cascata”, senza intaccare le soglie di sopravvivenza. Tutti si sono detti disponibili a collaborare. Abbiamo coinvolto anche i sindacati e le cooperative.»

L’internalizzazione del servizio infermieristico
«In collaborazione coi sindacati, abbiamo deciso di internalizzare completamente il servizio infermieristico, con conseguente assunzione di due degli otto infermieri interni a tempo indeterminato. A breve riappalteremo solo il servizio Oss. Abbiamo sbloccato la graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato, ferma dal 2015. Per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato, abbiamo attivato un bando per infermieri e uno per Oss/Osa. Tre infermieri saranno assunti part-time.»

Un nuovo piano energetico
Dopo il passaggio del Regina Elena istituzione ad azienda speciale, avvenuto nel gennaio 2015, le utenze non sono state più a carico del comune. «Puntiamo al risparmio energetico e alla realizzazione di un impianto solare termico.»

Intervenendo sulle utenze e sul costo del lavoro, Profili prevede un risparmio di 30-40mila euro. Una misura che darebbe una boccata d’aria fresca all’azienda, ma che certo non sarebbe da considerarsi risolutiva. Ulteriori provvedimenti saranno valutati a un esame dettagliato del bilancio. Per il momento, Profili non ha rilevato sprechi macroscopici.

Il compenso del direttore
Roberta Crudeli (PD) ha chiesto a Profili e Lancioni se intendessero mantenere la figura del direttore. «La struttura non può essere lasciata senza una guida dall’oggi al domani» ha replicato Profili. Sulla necessità di questo tipo di figura il vicesindaco Matteo Martinelli non ha dubbi. Il direttore percepiva 90mila euro per un costo complessivo di 120mila; attualmente, in seguito alla riduzione, percepisce 70mila euro per un costo complessivo di 90mila euro.

Quote sanitarie e cure intermedie
«Ci sono state difficoltà a cavallo tra 2016 e 2017, a luglio c’è stato un aumento e siamo arrivati a sfiorare le 50 quote sanitarie. Prima era l’Asl a decidere in quale struttura inserire i pazienti, adesso è stato introdotto il sistema della libera scelta che ci ha resi più attrattivi. Se il trend positivo fosse confermato, nel 2018 potremmo raggiungere un dato ragguardevole.» In crescita anche i servizi di cure intermedie: «A inizio anno eravamo a poche unità, ora quasi a una decina.»

La possibilità di un aumento di capienza
La legge regionale n.15 del 26 Marzo 2008 stabilisce una capienza massima di 80 unità per le strutture residenziali soggette ad autorizzazione. Il Regina Elena ne conta, in deroga, 85. «Potremmo ricavare altri dieci posti o più, con degli investimenti. Abbiamo provato a rivolgerci alla Regione, ma le prime risposte non sono state positive.»

Una nuova casa di riposo a Fossone
L’Asl avrebbe espresso la volontà di aprire una nuova casa di riposo a Fossone entro i prossimi quattro anni. Pur essendo cosa distinta rispetto al Regina Elena, ne condividerà la gestione: per questa ragione Profili ha chiesto un percorso di sviluppo comune. «Abbiamo già fatto un sopralluogo e chiesto le planimetrie. L’Asl ha dimostrato la massima disponibilità. Adesso chiediamo la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti per raggiungere l’obiettivo.»