Carrara - «Non c’è alcuna correlazione tecnica tra l’aumento dell’aliquota Irpef e la previsione di una flessione dei quantitativi di materiali estratti dalle cave»: lo ha ribadito oggi alla commissione Bilancio il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega ai conti di Piazza Due Giugno. Martinelli ha spiegato che la decisione è stata presa sulla base di diversi fattori inclusa la scelta del governo di non ricostituire il fondo di solidarietà comunale, cosa che è costata a Carrara minori trasferimenti per 600mila euro, e di obbligare i municipi ad aumentare il fondo per i crediti di dubbia esigibilità, tradottosi in un accantonamento “extra” di 800mila euro. «Il combinato disposto delle norme ci ha obbligato a questo intervento, effettuato in via prudenziale. E’ ovvio che nel caso di maggiori entrate, di qualsiasi natura, queste saranno destinate a beneficio della città» ha dichiarato il vicesindaco.
L’amministrazione è comunque al lavoro per cercare ulteriori entrate che possano andare a soddisfare l’esigenza di maggior investimenti di cui la città ha grande bisogno: «Si tratta di uno sforzo importante visto il gigantesco livello di indebitamento raggiunto che oltre a limitare la possibilità di stipulare nuovi mutui incide sul bilancio corrente per le rate dei finanziamenti già stipulati, a iniziare da quello per la realizzazione della Strada dei marmi» ha segnalato Martinelli al termine della commissione. «Nonostante questa pesante eredità la nostra amministrazione sta tentando di investire per rispondere a esigenze di cruciale importanza, quale il miglioramento degli edifici scolastici, l’adeguamento degli impianti sportivi e la realizzazione di tutti quegli interventi richiesti a gran voce dai cittadini, cercando con grande impegno di dare risposte a domande per troppo tempo rimaste inascoltate».
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