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Frana a Colonnata, Cna Fita: «Migliorare sicurezza della viabilità»

Ricci: «Due cedimenti nello stesso punto sono allarme» Confcommercio: «Lavori da fare con più calma».

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La nuova voragine alla Piana esorta provvedere, quanto prima, ad una nuova e più attenta analisi dello stato di salute delle strade percorse ogni giorno dai mezzi pesanti, auto, scooter e moto. A chiederlo, dopo l’incontro della scorsa settimane fa con la Commissione Lavori Pubblici del Comune di Carrara, è Cna Fita. La principale sigla di autotrasporto torna a puntare l’indice sulla necessità di migliorare la sicurezza della viabilità per evitare nuove voragini, nuovi pericoli per persone e mezzi e nuovi stop al lavoro. Fita Cna aveva segnalato all’amministrazione il “grave stato di incuria e pericolosità della viabilità a monte chiedendo seri e puntuali interventi di manutenzione straordinaria su la rete viaria andando anche ad individuare un piano di messa in sicurezza complessivo del territorio.

“Per fortuna anche questa volta è andata bene e nessuno si è fatto male. Lo stato precario di salute della viabilità a monte, più volte denunciato – spiega Massimo Ricci, Portavoce CNA Fita – impone di passare all’azione. In un mese esatto due cedimenti strutturali nel solito punto: è il segnale che il sistema viabilità a monte è a rischio e necessità di interventi di manutenzione e di verifiche puntuali per garantire la sicurezza della circolazione stradale ”. Per far fronte ai costi Cna Fita propone di “attingere dalla tassa marmi”: “il trasporto è uno degli elementi cruciali della filiera – spiega ancora – e ci sembra normale e logico prendere da lì le risorse necessarie. Ogni anno le riparazioni a causa dei danni provocati dal dissesto stradale costa complessivamente circa 1 milione di euro agli autotrasportatori. Risorse che vengono tolte dalle loro tasche. Da quel gettito dovrebbero essere attinte maggiori risorse da impiegarsi per sistemare la viabilità con un programma periodico e non solo d’urgenza. La sicurezza è una priorità”. Secondo la principale sigla dell’autotrasporto l’attenzione deve essere dirottata anche sulla canalizzazione e sulla raccolta delle acque piovane che contribuiscono al deterioramento del manto stradale. Così come è importante – spiega ancora Ricci – intensificare i controlli delle acque che provengono dai bacini e dalle strade di arroccamento”. Cna Fita evidenzia come le conseguenze dei mancati interventi di messa in sicurezza del territorio si ripercuotano negativamente anche sulle imprese del settore: “i ripristini a tempi record, se fatti bene, sono sintomatici di efficienza, ma se fatti male oltre ad essere pericolosi ed inutili causano, come in questo caso, una perdita di produttività per le imprese, già costrette ad operare in una morsa di costi sempre più elevati . I due eventi franosi di marzo ed aprile costeranno complessivamente la perdita di 5 giornate di lavoro (2 a marzo e 3 ad aprile) e questo non ce lo possiamo permettere”.

“Forse era il caso di fare i lavori con più calma – commenta Francesco Bajni di Confcommercio Massa-Carrara – e di controllare meglio la tenuta della strada. Siamo quasi in piena stagione turistica, avere Colonnata e le cave irraggiungibili o raggiungibili con difficoltà crea problemi soprattutto alle cave, ma anche al turismo. Speriamo in una riapertura veloce, ma che sia definitiva e sicura.”

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