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«Delusi da un’amministrazione che calpesta partecipazione e ambiente»

Altri due alberi tagliati, la rabbia del Comitato per la difesa dei pini. Presenti anche Rifondazione e Verdi

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“All’amministrazione non importa nulla né della partecipazione né dell’ambiente”: attaccano durissimi i membri del comitato per la salvaguardia dei pini di Marina di Carrara, ora che il taglio delle piante è ricominciato. Nella mattina di ieri, lunedì 4 novembre, altri due alberi sono stati abbattuti sotto gli occhi furibondi dei membri dell’associazione, presenti anche Piero Marchini di Rifondazione e Amerigo Blosi dei Verdi. Oggi ne cadranno altri. “Siamo delusi, amareggiati, mortificati – esordisce Florida Nicolai – abbiamo chiesto un colloquio col sindaco e l’assessore Raggi a giugno. Non sono stati ancora ricevuti. Alle nostre 12domande all’assessore Raggi, inviate a tutti i membri della maggioranza e dell’opposizione, non abbiamo ricevuto risposta. Siamo intervenuti in consiglio comunale a giugno e a settembre; nel rispetto del regolamento comunale avremmo dovuto ricevere risposta entro 45 giorni e invece così non è stato. Ecco che sono cadute due delle stelle che compongono il simbolo del Movimento, ambiente e partecipazione”.

C’è poi l’aspetto legale da considerare: “Tre esposti sono stati fatti alla Procura della Repubblica tra giugno e luglio – prosegue Nicolai – eppure piazza 2 Giugno va avanti. Inoltre la soprintendenza ha espresso dubbi sull’interpretazione della legge da parte del Comune, tant’è che ha inviato il quesito al Ministero. Ad oggi l’assessore Raggi non ha chiesto il parere della soprintendenza nemmeno per gli ultimi due pini del filare, a 300 metri dal mare.” Nicolai osserva che soluzioni per salvaguardare sia pini che marciapiede sono state adottate con successo sia in altre comuni che a Carrara stessa, all’incrocio del viale Colombo con via Modena e via Volpi e al campo scuola. “Raggi però ha affermato che al campo scuola hanno potuto fare a meno di ricreare un marciapiede promiscuo, cioè che fungesse anche da parcheggio. Insomma ha ammesso esplicitamente che il loro scopo è salvaguardare il parcheggio.”

Alessandra Castaldi racconta di aver pianto dopo il taglio dei primi alberi: “Una volta abitavo qui. Questi alberi sono parte del paesaggio ma anche della nostra memoria. I pini marittimi sono tipici del paesaggio toscano.” Nicolai solleva anche il problema economico: “il progetto è stato approvato con una delibera di giunta che prevedeva l’abbattimento dei 17 pini del primo lotto e la loro sostituzione con 16 piante del tipo Washingtonia robusta, 800 euro cada una. Quelle che sono state installate sono invece 18, misurano 1 m 75 e sono costate 1200 euro l’una. Un vero sperpero di denaro pubblico.” L’architetta Maria Grazia Contarini aggiunge: “L’intervento avrebbe dovuto essere studiato meglio dal punto di vista tecnico: in alternativa all’asfalto, una pavimentazione drenante avrebbe aiutato qualsiasi specie di pianta a mantenere le radici al di sotto del terreno.” Le giustificazioni date da piazza 2 Giugno per l’intervento sono irricevibili ,per i membri del comitato: “Hanno cambiato versione continuamente. Ad un certo punto parlavano di molti incidenti. Il segretario comunale Angelo Petrucciani ci ha fornito i dati statistici relativi agli incidenti su tutto il lungomare: vi sono state appena quattro richieste di risarcimento di danni in cinque anni.” Nicolai conclude: “Le palme non andrebbero piantumate nel periodo invernale: non lo dico io ma Claudio Littardi, responsabile del Centro Studi Palme di Sanremo. A questo punto mi chiedo: quando verranno sostituiti i pini abbattuti in questi giorni?”

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