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Feriti allo stadio, il sindaco: «Quanto accaduto non ha nulla a che fare con lo sport»

Il sindaco di Carrara interviene sul caso degli agenti finiti in ospedale a margine di Carrarese-Alessandria: «Importante che tutti collaborino per creare un clima di distensione»

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«Gli scontri tra tifoserie che si sono registrati ieri alla vigilia di Carrarese-Alessandria sono un fatto gravissimo e da condannare. Appena ho appreso la notizia, come prima cosa, ho contattato il dirigente del commissariato di Polizia di Stato, Corrado Mattana per accertarmi delle condizioni del suoi uomini, manifestargli la vicinanza e il sostegno di tutta la città e ringraziarlo per il lavoro svolto a tutela della sicurezza pubblica». Così si apre la nota del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, per quanto accaduto ieri pomeriggio quando sei agenti sono rimasti feriti e che hanno portato all’arresto di un ultras.

«Quello che è accaduto ieri – prosegue il primo cittadino – non ha nulla a che fare con lo sport e con la passione sportiva e deve essere condannato senza alcun distinguo tra le parti: gli scontri sono il frutto di una palese provocazione che purtroppo è stata immediatamente raccolta, in una vicenda amplificata come spesso accade dal tam-tam sui social network. In un pericolosissimo effetto a catena il gesto di uno sparuto gruppo di persone ha dato vita a un’escalation di tensioni, sfociata in tafferugli che hanno provocato il ferimento di sei agenti della Polizia di Stato».

«Le responsabilità dei singoli – aggiunge De Pasquale – saranno accertate dalla magistratura anche grazie alle telecamere che abbiamo recentemente installato nell’impianto: intanto, come sindaco di voglio lanciare un appello a tutti coloro che amano il calcio e tifano Carrarese affinché episodi del genere non si ripetano mai più. La passione sportiva è un sentimento nobile che nulla ha a che vedere con la violenza: le partite devono essere un momento di divertimento e di gioia per tutti gli spettatori che devono poter andare allo stadio in serenità».

«Per questo – conclude il sindaco in velata polemica, forse, con l’allenatore della Carrarese, Silvio Baldini – è importante che tutti contribuiscano a creare un clima di distensione e collaborazione, evitando di innescare tensioni in un ambiente per sua natura molto suscettibile. Soprattutto chi ricopre ruoli di spicco e gode di una certa popolarità tra gli appassionati, dovrebbe calibrare sempre le parole e usare il proprio ascendente non per aizzare le folle contro qualcuno ma per tenere calmi gli animi. Come ci ha insegnato la scorsa stagione, un ambiente esacerbato danneggia tutti, squadra, società, tifosi e di conseguenza la città intera».

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