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Allattamento al seno: ostetriche, mamme e bambini in piazza a Carrara

Cocchiararo: "Dobbiamo sensibilizzare sul tema, non esistono sostituti del latte materno. Il contatto del neonato con la mamma è fondamentale"

Ieri anche la nostra città è stata teatro di un’importante iniziativa per la salute e la corretta informazione dei cittadini. Per la “Settimana mondiale dell’allattamento”, promossa ogni anno dall’Organizzazione mondiale della sanità e da Unicef, dalle 15 alle 18 in piazza Cesare Battisti ostetriche, infermieri e operatori sanitari dell’azienda Usl Toscana nord-ovest si sono confrontati col pubblico per sensibilizzarlo sul tema. Così anche in piazza Aranci a Massa e a Pontremoli in piazza Italia.

La giornata prevedeva anche animazione, iniziative a tema per i più piccoli e un corso di fitness per le mamme. “Siamo noi ostetriche ad aver organizzato la giornata – ha dichiarato Paola Cocchiararo, ostetrica specializzata – a Carrara, anche se non abbiamo più l’ospedale, abbiamo un punto polispecialistico all’interno del monoblocco”. Un servizio di eccellenza che eroga servizi quali un pit-stop per l’allattamento, la cura del diabete in gravidanza e la riabilitazione del pavimento pelvico.

Il Dipartimento materno infantile negli ambulatori di Massa e Pontremoli offre inoltre un ciclo d’incontri per le future mamme e un percorso di controlli cardiotocografici e misurazione del liquidio amniotico al termine della gravidanza. Presso il punto nascita sono garantiti il supporto in travaglio e il contenimento del dolore, la permanenza del neonato con la mamma nelle prime due ore dopo il parto e il rooming-in nelle ore successive.

“Dobbiamo sensibilizzare di più sull’allattamento al seno: le madri escono dall’ospedale allattando e poi spesso passano al latte artificiale – ha spiegato Cocchiararo – in molti casi è la ripresa del lavoro ad influenzarne le scelte, ma la società dovrebbe offrir loro maggiore supporto. Noi amiamo dire che per allattare serve un villaggio. Per questo allestiamo anche pit-stop per l’allattamento nei negozi”.

“Molte mamme si sentono sole, talvolta sono fuorviate dai cattivi consigli della famiglia. Noi suggeriamo sempre loro di affidarsi alle ostetriche in consultorio oppure alle consulenti Leche League, un’associazione di volontariato internazionale. Le mamme che hanno fatto corsi con noi creano a loro volta dei gruppi, come quello di Pontremoli che si chiama “Latte, amore e fantasia”. Non esistono sostituti del latte materno: noi in ospedale non abbiamo neanche più un ciuccio o un biberon”.

“Subito dopo il parto il bimbo va messo a contatto con la mamma. Nelle due ore post parto c’è un picco di ormoni che favorisce la salita del neonato verso il seno: una volta posto sul ventre della madre, lo raggiungerà spontaneamente. Prima il bambino veniva portato al nido e messo nella culla termica. Invece questo primo contatto è basilare”.

“L’allattamento dev’essere a richiesta, senza orari: il latte si adatterà alle esigenze del bambino. Se il piccolo ha più fame, esso diverrà più liquido. Sfatiamo un mito: non esistono bambini viziati, fino ai nove mesi il bimbo non ha che il pianto per esprimere le sue esigenze. Le mamme si sentono spesso dire che il loro latte non sia buono o sufficiente per il piccolo. Queste credenze sono infondate”.

“I primi giorni in ospedale teniamo il bambino con la mamma, non certo per limitarne la libertà, ma perché è giusto che i due stiano vicini. I familiari possono aiutare nella cura del bimbo, ma non sostituendosi alla mamma al più aiutandola con la spesa o con le faccende domestiche. Il contatto con la mamma è insostitubile,” ha osservato Cocchiararo.