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"Parliamo di Tattica", fase difensiva in inferiorità numerica foto

Secondo incontro tattico con il tecnico Francesco Leone che ci parla della fase difensiva nelle situazioni di inferiorità numerica

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    Andiamo avanti nella progressione sulla fase difensiva. Nell’articolo precedente abbiamo analizzato i principi e comportamenti da adottare nell’1v1. Siamo partiti quindi con una situazione apparentemente semplice e non sfavorevole per il difensore, sempre considerando che la parità numerica sia una situazione non penalizzante per la squadra che deve difendere.

    Cosa succede però quando si perde il duello? Se eravamo in parità numerica ora la situazione è cambiata e ci si ritrova in inferiorità numerica. Inferiorità numerica difensiva significa avere un attaccante libero e pronto a colpirti. È necessario quindi allenare i nostri giocatori a questo tipo di situazioni per poter adottare dei comportamenti che possano “tamponare” la situazione che è piuttosto pericolosa.

    Il principio alla base di una situazione di inferiorità numerica è piuttosto semplice. Guadagnare tempo!, per far si che si ricomponga la parità numerica. Ovvio che chi è sopra la linea della palla deve cercare di ricomporre il 2v2 al più presto, chi si trova fra due attaccanti ha il compito di dare la possibilità al proprio compagno di recuperare posizione.

    Come si fa a guadagnare tempo? Temporeggiando senza farsi saltare da un passaggio o da un dribbling e cercando di chiudere il passaggio verso l’avversario libero. In gergo si dice anche che si deve “ballare” fra un avversario e l’altro mantenendo una posizione che ci consente di coprire la porta e lo spazio profondo alle nostre spalle. In una situazione di 2v1 si può notare come molto frequentemente il difensore si sposti lateralmente e velocemente proprio per non essere saltato.

    Si può utilizzare il fuorigioco individuale salendo in avanti proprio pochi istanti prima che parta il passaggio ma richiede una grande lettura e un grande tempismo da parte del difensore.

    Nel caso di situazioni più complesse come ad esempio un 3v2 o un 4v3 un comportamento utile potrebbe essere indirizzare il gioco verso la situazione di parità numerica, cercando di chiudere verso il lato forte per poi riorganizzarsi in caso di un cambio gioco, quindi lasciare il giocatore smarcato il più lontano possibile dalla palla e indirizzare verso un lato le giocate degli avversari in modo da chiuderli.

    Aldilà delle esercitazioni possibili per allenare questi comportamenti, è bene spendere un po’ di tempo per abituare il difendente più vicino a ripristinare nel più breve tempo possibile la parità numerica. Perché è da questo che poi dipende l’efficacia dell’azione ritardatrice.

    Vi lascio con un paio di esercizi, e la consueta domanda: quanto e come allenate l’inferiorità numerica?

    Nella Gallery le immagini dei 2 eserici:

    Esercizio 1 (diviso in 2 fasi):

    Fase 1: L’esercitazione parte con due giocatori (A e B) che si passano la palla e avanzano senza trovare opposizione da parte di avversari, avanzano fino a candurre la palla all’interno della porticina (A2). Appena superata la linea della porticina, partono con la palla i giocatori C e D, il giocatore A lascia la palla e deve rientrare a ripristinare il 2v2.
    Fase 2: L’ingresso nella porticina del giocatore A, in contemporanea alla partenza di C e D, da vita ad una situazione di 2v1.
    B applica i principi descritti:
    * Si porta in pressione sul portatore di palla (posizione b1)
    * Serca di guadagnare tempo per far rientrare il compagno “A” a ripristinare il 2v2
    * Cerca di chiudere la linea di passaggio nei confronti dell’avversario libero, gestendo lo spazio in postura antero postreriore come fosse un 1v1, in modo tale da guadagnare tempo per la ricomposizione della parità numerica
    * Nel caso di non ci riesca “balla” fra i due avversari il più possibile per guadagnare tempo

    Esercizio 2

    Si gioca un SMG 4v4 con obiettivi tecnico tattici differenti: la squadra Gialla ha il compito di superare la linea di pressione dei tre attaccanti più il centrocampista e condurre la palla all’interno della porticina, gialla per gli esterni e blu per i centrali. Una volta segnato il punto il mister rimette in gioco la palla alla squadra dei Blu che ha il compito di segnare una rete approfittando della momentanea superiorità numerica. A questo punto il difensore che ha segnato il punto nella porticina deve rientrare nel più breve tempo possibile nella linea difensiva, per ripristinare la parità numerica, i suoi compagni devono applicare i principi descritti nell’articolo per dargli il tempo di ripiegare. Se gli attaccanti segnano l’azione riparte dal portiere

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