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“AIAC 50”: Una festa all’insegna del calcio giovanile del futuro

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    Nella suggestiva location del Castello Malaspina di Terrarossa (Comune di Licciana Nardi), in occasione dei 50 anni dalla fondazione dell’Associazione, si è svolta lunedì sera la festa provinciale dell’AIAC Massa Carrara, primo evento peraltro a livello nazionale. Una serata fortemente caratterizzata dal confronto e dal dibattito riguardo un tema centrale per la crescita del calcio italiano: il settore giovanile.

    “AIAC 50: Un altro calcio è possibile”, questo il titolo dell’incontro-dibattito che ha coinvolto numerosi tecnici della provincia e non solo, partendo dal settore giovanile sino agli allenatori delle prime squadre. Valentina Buttini, direttivo AIAC Massa Carrara ed ex calciatrice di Serie A, ha salutato il direttivo AIAC provinciale, con in testa il Presidente Roberto Taponecco e gli altri componenti Mori, Fiasella, Agnesini, Antompaoli e l’ultimo arrivato Beghè. La stessa Buttini ha poi condotto l’evento davanti ad un pubblico molto numeroso, moderando gli interventi dei relatori che si sono succeduti nell’arco delle tre ore. Tutto però è stato anticipato da un commosso minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex CT azzurro Cesare Maldini, seguito da un lungo applauso di tutta la sala. “Siamo molto felici che l’AIAC abbia scelto proprio noi per questo eventoha esordito il Sindaco di Licciana Nardi Enzo Manenti, padrone di casa e bandiera della Nazionale Sindacitutto il movimento calcistico italiano deve crescere e lo deve fare partendo dai bambini più piccoli, togliendoli dalle strade ed educandoli con personale altamente preparato”.

    Proprio su questo punto poi si è svolto il dibattito, ovvero su quanto sia importante per una società di calcio accerchiarsi di figure professionali specifiche affinché nessun aspetto della crescita fisica, educativa e sportiva del ragazzo venga trascurata. La presentatrice ha riportato anche le parole del Presidente dell’AIAC Nazionale Renzo Ulivieri, assente giustificato per un viaggio-lavoro in Corea del Sud proprio con l’Associazione.

    Col saluto anche dei presidenti di FIGC Massa Carrara Andrea Antonioli e AIA Maurizio Testai poi si è iniziato a raccontare del progetto “EDU giovani”, grazie alla presenza autorevole del Presidente regionale AIAC Luciano Casini non senza aver ricordato a tutti i presenti la gloriosa storia di mezzo secolo dell’Associazione con la proiezione di un video suggestivo. “8 ore suddivise in 2 sabatiha spiegatoserviranno per ampliare le conoscenze sul mondo giovanile e parlare assieme ai nostri docenti di tecnica e tattica da applicare nei campi da gioco. Un progetto quello EDU che ci vede coinvolti per far crescere quel movimento calcistico italiano che da troppi anni ci vede annaspare”. A ruota è intervenuto il Presidente dell’AIAC Massa Carrara Taponecco, il quale ha sottolineato come “il collettivo sia fondamentale nel calcio ma bisogna partire dall’individuo per poi avere un buon gruppo”. Partendo da questo concetto dunque si è sviluppato un dibattito nel quale i vari esperti convocati dal direttivo AIAC provinciale hanno relazionato a seconda delle proprie mansioni e conoscenze.

    Con lo psicologo dello sport Manuel Del Sante si è parlato di  “Calcio come sistema formativo del bambino. L’Allenatore deve far sentire il bambino parte di un gruppo, mettersi al suo livello e proteggerlo, senza dimenticare di insegnare a rispettare compagni, avversari e regole”.

    Con la psicoterapeuta Martina Iardella si è unita la duplice veste di professionista e genitore. “Genitori, figli e calcio, un triangolo pericoloso. Ascoltare i bambini ha raccontato la dottoressaquesto è quello che tutti i genitori e gli allenatori dovrebbero fare, chiedendo ai propri bimbi prima della loro felicità rispetto al mero risultato del campo”. Nel parterre di esperti anche i professori Lambruschi e Angeloni. Nei loro interventi si è delucidato il valore dello sport per la crescita sia fisica che morale dei bambini d’oggi, generazione diversa rispetto a quella di mezzo secolo fa ma pur sempre parte integrante della nostra società. In particolar modo il professor Lambruschi ha ricordato il suo trascorso da professore di ginnastica con due giocatori attualmente in Serie A col Carpi calcio, Lollo e Pasciuti. Anche nel loro caso lo sport è servito per superare momenti difficili della loro crescita. L’attività sportiva dunque deve aiutare i bambini, specialmente quelli che vivono nel benessere e possono essere colpiti dalla noia e dall’apatia, consigliandogli una via sana e giusta ed evitando così percorsi sbagliati.

    Dopo è stata la volta del podologo Diego Lori, il quale ha spiegato alla platea i più frequenti e principali problemi del piede del bimbo, le loro diagnosi e cure. Si è passati poi ad ascoltare gli interventi dei dirigenti di settori giovanili. Luciano Vinciguerra, responsabile della scuola calcio Don Bosco Fossone  ha raccontato di come al suo settore giovanile sia stata conferita la qualifica “élite”, mentre Maria Cappelli, storica presidentessa della scuola calcio Tre Valli nel comune di Fivizzano (Ms), ha messo tutti a conoscenza delle difficoltà di fare calcio in zone periferiche del territorio proprio come nel suo caso.
    A chiudere la sequenza di interventi quello del responsabile del settore giovanile della Massese Sergio Battistini. “Dobbiamo circondare i nostri ragazzi di persone competenti con passione e sensibilitàquesta la ricetta dell’ex giocatore di Serie A che continua fino ai 12 anni il risultato non conta, serve solo divertirsi. Prima viene la scuola, poi il calcio. Dobbiamo tornare ad essere un ambiente felice e sereno, i problemi dei bambini, che sono già tanti, devono restare al di fuori dei campi”.

    Roberto Taponecco, presidente dell’AIAC Massa Carrara, ha salutato tutti i presenti, fra cui il mister professionista ed ex giocatore di Serie A Francesco Baldini accompagnato dal responsabile settore giovanile della Lucchese Calcio Mauro Bertacchini e dal talent scout dell’AC Milan Massimo Radicchi. A chiusura dell’evento il Presidente ha omaggiato gli ospiti intervenuti con un ricordo in marmo di Carrara targato AIAC 50 e infine dato l’appuntamento alle nuove iniziative dell’AIAC, proprio a partire del progetto “EDU giovani”.
    AIAC Massa Carrara
    La Redazione

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