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Persiani: «Ci danno dei fascisti? Non hanno più argomenti»

Il candidato a sindaco del centrodestra: «Volpi ci spieghi perché le presenze turistiche sono calate e perché il tasso di disoccupazione è quello di una città del profondo sud»

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«Vedo che il Partito Democratico sta agitando lo spettro del fascismo: è tipico della sinistra che non ha più argomenti a disposizione. Non posso però accettare che vengano sminuite le donne e gli uomini che hanno condiviso con me questo percorso entusiasmante». Così il candidato a sindaco di Massa del centrodestra, Francesco Persiani.

«Non siamo barbari – afferma il candidato – e non pensiamo di spaventare nessuno: siamo persone appassionate, preoccupate per il destino di un territorio che amiamo e che vediamo sempre più indifeso ed in declino. Ci spieghi il sindaco uscente perché le presenze turistiche sono calate negli ultimi 10 anni del 20%, perché il territorio è sempre più degradato da mare a monti, perché il tasso di disoccupazione è quello di una città del profondo Sud. Ricordiamolo: un giovane su due a Massa non ha lavoro. Non agiti insensate paure che appartengono al passato. Ci spieghi come mai ad appoggiare colui che si è presentato alle scorse elezioni come il campione del civismo ci sono i soliti personaggi che hanno occupato le stanze del potere per anni esclusivamente per favorire la loro ristretta cerchia?»

«Noi, al contrario di loro, non abbiamo paura: non siamo professionisti della politica, ci siamo messi a disposizione della cosa pubblica per convinzione, abbiamo una vita professionale e una storia alle spalle. Chiediamo ai cittadini di darci fiducia per cambiare le sorti nostre e dei nostri figli: vogliamo che possano continuare a vivere e lavorare in questa splendida città, che più di trent’anni fa mi ha accolto a braccia aperte e alla quale devo molto. Per questo non posso accettare un sindaco che si mette a dire e fare qualcosa solo in campagna elettorale. Leggiamo roboanti annunci di soldi che arrivano, interventi ovunque e progetti partiti. Vorrei capire bene una cosa: l’immobilismo di questi quattro anni e mezzo che fine ha fatto? La boria con cui si è chiuso nel Palazzo Civico, la mancata risposta a tutti i problemi della città, l’aggravamento della crisi economica e sociale, di cui lui e la sua giunta sono corresponsabili sono cose che i cittadini di certo non si dimenticheranno il 24 giugno, e di certo non basta qualche triste contentino elettorale per riabilitarlo agli occhi di tutti. Da quando il centrodestra si è presentato compatto e deciso, i volpiani hanno cominciato a correre. Peccato che non dovrebbero correre solamente in campagna elettorale al fine di mantenere i loro posti, ma avrebbero dovuto correre per tutti e cinque gli anni, per risolvere le pesantissime contraddizioni che gravano sui nostri cittadini. Invece no, fino al 24 giugno avremo una città al collasso, ma dal 25 giugno pioveranno milioni per tutti. Ora davvero basta, come me si sono stufati tutti i massesi, basta promesse e miracoli, basta spacciarsi per il futuro e soprattutto basta prendere in giro i cittadini massesi, che hanno dimostrato di voler cambiare e voler guardare al futuro con un’amministrazione che sia con loro sincera e trasparente. E noi lo saremo, dal primo all’ultimo giorno».

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