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GD Massa: "Inaccettabili le assenze di quei quattro consiglieri per tatticismi politici"

"Le diatribe interne di un partito non possono condizionare l'approvazione di atti fondamentali per la città"

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I Giovani Democratici Massa hanno espresso in un post su facebook “il più profondo disappunto in merito a quanto avvenuto durante l’ultimo consiglio comunale del 31 dicembre 2017.”

“Riteniamo vergognoso che in un paese come il nostro dove la disoccupazione è altissima e in un comune come quello di Massa, che ha risentito più di altri della crisi economica, ci siano consiglieri comunali, eletti per rappresentare i cittadini, che si permettono di giocare con la vita e il lavoro di undici famiglie per fare dei tatticismi politici – scrivono i GD – far mancare il numero legale per quattro consigli consecutivi facendo saltare l’approvazione di un atto come il bilancio consolidato, che avrebbe permesso l’assunzione e la mobilità di diverse persone in posti chiave per i servizi al cittadino come quelli di bibliotecario, vigile urbano, assistente sociale, farmacista, impiegato amministrativo eccetera, è di una gravità assoluta.”

“Se poi ci aggiungiamo che tutto questo è stato fatto scientemente, per destabilizzare l’attuale amministrazione comunale del Partito Democratico, come accade da diversi mesi a questa parte, diventa evidente come ci si trovi di fronte ad una totale mancanza di senso di responsabilità. A nostro parere non si tratta di un problema di maggioranza o opposizione; in consiglio comunale, salvo gravi impedimenti o malattie, ci si deve andare, è un obbligo morale che si assume chi si candida e viene eletto a quella carica. Poi si può votare a favore o contro un determinato atto, ma far mancare il numero legale per paralizzare l’azione amministrativa è da codardi e danneggia non solo l’amministrazione ma soprattutto la città di Massa e i suoi cittadini.”

“Pertanto, come Giovani Democratici, intendiamo esprimere una severa critica nei confronti di quei consiglieri del Pd che per ben quattro volte consecutive non si sono presentati in consiglio e così facendo hanno contribuito ad infangare il senso più alto del fare politica, quello del mettersi al servizio dei cittadini, scrivendo questa pessima pagina della storia del nostro comune che ci ha portati tristemente alla ribalta nelle cronache nazionali. Chiediamo quindi al Partito di prendere seri provvedimenti in merito.”

“Le diatribe interne di un partito e i mal di pancia delle varie correntine o dei singoli consiglieri (che di fatto stanno facendo opposizione al loro stesso partito) non possono condizionare l’approvazione di atti fondamentali per la città. Purtroppo non è la prima volta che succede una cosa del genere e questo comportamento fa male a tutti: alla città, ai cittadini, alle istituzioni e infine al nostro partito che si avvicina ad importanti appuntamenti elettorali,” conclude la nota.

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