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«Sanac, se il Governo avesse riconosciuto Massa area di crisi, oggi sarebbe diverso»

Il sindaco di Massa Francesco Persiani commenta l'audizione del colosso indiano alla Camera

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“Dopo aver assistito via web all’audizione dei vertici di ArcelorMittal Italia alla Commissione Attività produttive della Camera dei deputati credo che sia ancora più necessario avere risposte certe all’incontro convocato al Mise per il prossimo 13 novembre”. Così il sindaco di Massa, Francesco Persiani, in merito all’audizione dei veritici del colosso indiano che si è tenuta mercoledì. “Non c’è più tempo da perdere – continua Persiani – i nostri lavoratori devono avere il diritto di conoscere la situazione attuale e futura, i nostri concittadini devono avere tutele. In gioco ci sono famiglie che vivono in un territorio come quello apuano oppresso da anni dalla crisi economico-occupazionale in cui anche la perdita di un solo posto di lavoro pesa enormemente. Purtroppo molta preoccupazione, e ben poco ottimismo sulle prospettive future dell’azienda, ha suscitato la risposta dell’ex amministratore delegato ArcelorMittal, Matthieu Jehl. O meglio, una non risposta visto che sulla situazione di Sanac ha espressamente dichiarato di essere in discussione commerciale con l’amministrazione straordinaria e di non essere ancora pronto ad oggi per parlare di un piano industriale, specificando di non avere altro da aggiungere”.

“A maggior ragione, dopo le sue parole, diventa indispensabile la sua presenza al tavolo romano. Tavolo a cui, non avendo ricevuto la convocazione, ho richiesto di poter essere presente: se a quell’incontro non avremo risposte chiare, ancora più difficilmente riusciremo ad ottenerle alla scadenza dell’offerta di acquisto prorogata al 20 dicembre. Ho ascoltato con attenzione le problematiche rappresentate dall’ex Ad sul sito di Taranto, sull’importanza del settore siderurgico e dell’attuale contesto di mercato che non aiuta l’Italia e l’Europa, ma per noi la priorità è salvaguardare i lavoratori di uno stabilimento come Sanac che, voglio ricordarlo, ha sempre avuto un alto livello di produttività e di qualità. E se per l’azienda di refrattari l’essere sempre stata legata ad Ilva per molti anni è stato un punto di forza, allo stesso modo ora la vincola, mentre avrebbe tutte le potenzialità per produrre e fornire non solo il sito di Taranto, ma altre committenze”.

“Solo grazie agli interventi degli onorevoli Maria Teresa Baldini di Fratelli d’Italia e Cosimo Maria Ferri di Italia Viva, i rappresentanti di ArcelorMittal hanno affrontato il tema della vertenza Sanac e degli oltre cento dipendenti massesi in difficoltà. Purtroppo dai vertici non è arrivato alcun tipo di risposta se non il farci intuire che le trattative non sembrano essere vicine ad una conclusione e, al momento, non ci sono garanzie”.

“Se il Governo avesse portato avanti con celerità l’iter per il riconoscimento di Area di crisi complessa, da me avviato appena insediato, forse ora avremmo avuto a disposizione risorse per l’azienda Sanac così come per attirare nuovi insediamenti. Come sindaco e come amministrazione stiamo mettendo in campo ogni possibile mossa per vincere la battaglia occupazionale e non smetterò di chiedere certezze per i lavoratori dello stabilimento apuano”.

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