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Sanac, c’è la proroga: un mese in più per decidere il futuro della fabbrica

Operai in piazza chiedono certezze e un incontro con il Mise

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Prorogato il termine per concludere l’acquisizione del gruppo Sanac da parte di Arcelor Mittal. Ora il colosso indiano avrà a disposizione circa un mese e mezzo per dare risposte certe ai 120 operai Sanac che ormai da un anno attendono che l’operazione volga al termine. Questa mattina, martedì, un corteo ha attraversato la città di Massa con al seguito solidali e rappresentanti delle istituzioni.

Alcuni momenti di tensione si sono verificati durante l’attraversamento del centro, quando, all’altezza di piazza Liberazione, alcuni operai hanno bloccato il traffico sottolineando di avere bisogno dell’attenzione della città. Poi il blocco si è diretto in piazza Aranci dove era in corso l’incontro in prefettura tra sindacati, istituzioni e Rsu. Questa la nota diffusa alla chiusura del tavolo:

“I sindacati Cgil, Cisl e Uil, al termine della manifestazione odierna che ha visto i lavoratori di Sanac sfilare in corteo dalla sede dello stabilimento fino alla Prefettura – si legge nel comunicato scritto dopo l’incontro a palazzo ducale – assieme al presidente della provincia e al sindaco che hanno accompagnato il corteo per tutto il tempo, sono stati ricevuti da sua eccellenza il prefetto di Massa Carrara dottor Paolo D’Attilio, il quale ha ascoltato gli appelli dei rappresentanti delle istituzioni locali e dei sindacati affinché si facesse tramite e portavoce delle loro preoccupazioni in merito alle sorti dell’azienda”. Il prefetto ha reso noto di essere già in contatto con il Ministero dello sviluppo economico e di “monitorare l’evoluzione della vertenza”. È lo stesso Prefetto, inoltre, a congedarsi precisando che “in giornata cercherà di comunicare la data esatta dell’incontro” al Ministero. Alle 20, ancora nessuna data è stata resa nota. Domani, forse, qualcosa in più potremo saperla.

“Siamo qui con loro – ha detto il primo cittadino di Massa, Francesco Persiani – per sostenere la vertenza di un’azienda importante che ha anche un ruolo simbolico per la tutela occupazionale. Massa non deve morire”. “Abbiamo bisogno di supporto da parte di tutti gli organismi ed enti che possono dare una mano – ha detto Persiani – a cominciare dal Ministero. Questa è un’azienda viva, con lavoratori che l’hanno mantenuta ad altissimi livelli di professionalità, che producono materiali che sono ancora attuali. Ha bisogno di nuovi investimenti per stare al passo con i tempi,ed è ciò che i lavoratori chiedono: avere davanti agli occhi un futuro e un piano industriale”.

“Purtroppo pensavamo che questi momenti fossero passati – è intervenuto Gianni Lorenzetti – Mi sembra che invece sono attualissimi. Dispiace perché aldilà di quelle che sono le crisi, un’azienda di questo tipo, che ha una richiesta avanzata e offerte sul mercato rischi posti di lavoro. Ciò che è terribile è non sapere. L’incertezza è una cosa devastante. Siamo qua per solidarietà, non abbiamo molto potere ma sicuramente manifestare, sì. E utilizzeremo il nostro peso politico per sostenere la vertenza Sanac”.

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