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La Provincia di Massa-Carrara cerca personale, assunzioni dopo 9 anni

Approvato dal Consiglio provinciale il piano di riassetto organizzativo: cessato il blocco delle assunzioni e caduto il vincolo del patto di stabilità

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Le ultime assunzioni a Palazzo Ducale risalivano alla fine del 2010: adesso dopo quasi 9 anni la Provincia di Massa-Carrara tornerà ad assumere. E’ questo il succo della notizia legata all’approvazione del piano di riassetto organizzativo da parte del consiglio provinciale: si tratta di un atto fondamentale e obbligatorio, previsto dalla legge di stabilità del 2018 varata dal precedente Parlamento, che fissa le capacità assunzionali dell’ente alla luce dell’attuale normativa. Di fatto quindi oltre ad essere cessato il blocco assoluto delle assunzioni, che per le province partiva dal 2012, è caduto anche l’altro ostacolo relativo, che impediva di assumere agli enti che non rispettavano l’ex patto di stabilità.

La delibera consente di dare il la ad un percorso che, attraverso l’approvazione del Documento unico di programmazione2019-2021, permetterà di arrivare al Piano triennale dei fabbisogni di personale con un decreto del presidente che darà il via alla possibilità di avviare le procedure concorsuali.

I vincoli restano sostanzialmente tre: il primo generale legato alla finanziaria 2015 e alla legge di riforma delle Province obbliga a ridurre e tenere la spesa del personale al di sotto del 50% di quanto queste spendevano ad aprile 2014. Un compito che l’ente di Palazzo Ducale ha eseguito alla perfezione: infatti i dipendenti sono passati da 297 (gennaio 2015), per una spesa di 9 milioni 893 mila euro, a 130 (aprile 2019) per un costo di 4 milioni 518 mila euro, ben al di sotto del 50%, con una maggiore riduzione di spesa rispetto all’obiettivo di oltre 400 mila euro.

Il secondo riguarda la copertura del turn over: sostanzialmente la Provincia può coprire il 25% dei pensionamenti degli ultimi quattro anni.

Il terzo vincolo è quello legato alle capacità di bilancio, che andrà in consiglio a breve, e che determinerà le assunzioni possibili nei prossimi tre anni.

Quali le professionalità interessate? Si guarderà alle esigenze immediate, per lo più alti profili tecnici legati all’ingegneria, alla geologia, alle attività amministrative di alto profilo e alla giurisprudenza, senza dimenticare i profili più operativi.

Il piano di riassetto, comunque non è solo un’operazione di tipo ragionieristico ma anche strategico rispetto al futuro. In questa ottica non si limita, dandosi un nuovo assetto organizzativo interno, a ottimizzare le funzioni fondamentali assegnate alle province dalla riforma Delrio (viabilità, edilizia e reti scolastiche, pianificazione) ma apre al futuro e rilancia il ruolo della nuova provincia intesa come la “casa dei comuni”, disegnando una rotta che non potrà prescindere dal vento in poppa di risorse certe ed adeguate.

La Provincia che ne esce fuori è un ente nuovo, fa sapere Palazzo Ducale, in grado di gestire funzioni essenziali al servizio dei comuni e dei loro cittadini con l’obiettivo di realizzare: una stazione unica appaltante a livello provinciale per i lavori pubblici e ion prospettiva per servizi e forniture; Servizi informativi, di innovazione tecnologica, raccolta ed elaborazione dati, pattaforma informatica per migliorare e ammodernare servizi su bacini di area vasta; un Ufficio Europa. Servizio di pianificazione, programmazione, accesso e gestione dei finanziamenti europei per supportare il territorio nella ricerca di risorse comunitarie; servizio a supporto della gestione del personale per reclutamento e formazione; servizio Avvocatura e Contenzioso in forma associata.

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