LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Cisl: «Il Paese riparta dalle infrastrutture»

Il crollo del ponte che collega la statale della Cisa nel comune di Aulla e la frazione di Albiano Magra permette il passaggio verso lo spezzino, subito Ceparana nel comune di Vezzano Ligure e poi La Spezia. Si tratta di una infrastruttura che permette di collegare un gran numero di pendolari dalla Lunigiana verso la città ligure. “Molti lavoratori operano nelle fabbriche, nelle infrastrutture e logistica e negli uffici pubblici, in primis all’Arsenale”. Le Segreterie confederali CISL della Spezia e di Toscana Nord – Massa Carrara intervengono sul crollo di questa mattina del ponte sul Magra.
“Occorre assolutamente ristabilire una connessione nel collegamento in un contesto già grave a seguito del fermo produttivo, come conseguenza della pandemia da coronavirus. Pandemia che per paradosso ha probabilmente salvato chissà quante vite, nel caso non fosse in essere la serrata delle attività e del ‘vivere civile’ preesistente. Questo collasso strutturale appare la tragica conferma della inaffidabilità del sistema viario e dei ponti nel nostro Paese; l’abbandono delle regolari manutenzioni e, in questo caso, sembra anche, una possibile superficialità nell’analisi dei vistosi segnali di difficoltà che il ponte aveva ripetutamente evidenziato”.
“Le Segreterie confederali CISL della Spezia e di Toscana Nord – Massa Carrara, nella logica di ricreare le condizioni di comunicazione viaria tra due territori confinanti e reciprocamente strategici, auspicano un intervento delle due Regioni presso il Governo anche in considerazione della specifica competenza Anas sulla infrastruttura da ricostruire”.
“I segretari di categoria Simona Riccio, Filca Cisl Toscana e Andrea Tafaria, Filca Cisl Liguria dichiarano: come Filca Cisl lo ribadiamo da tempo che le infrastrutture sono necessarie per la crescita e lo sviluppo del paese ma quanto accaduto stamani, sulle cui cause chiediamo una verifica certa e rapida, evidenzia ancora una volta il forte ritardo sullo sviluppo infrastrutturale del nostro Paese.”
“Il paese ha bisogno di partire dalle infrastrutture e dal rispetto del suolo.. e senza investimenti pubblici seri su questo fronte, lo sviluppo e la messa in sicurezza delle opere e del nostro territorio non potrà avvenire causando ulteriori disastri e vittime. E’ evidente che c’e’ un ritardo politico sulle piccole e grandi opere. Le risorse ci sono e immediatamente spendibili. Le opere pubbliche servono al Paese per migliorare la vita dei cittadini e ridurre quel costo aggiuntivo che limita la nostra capacità competitiva. La Toscana e La Liguria , come tutto il Paese, non possono più aspettare! Occorre passare dalle fase progettuali alle fase di realizzazione per interventi seri di ricostruzione di un tessuto infrastrutturale indispensabile per il nostro territorio, per lo sviluppo occupazionale e per la sicurezza dei cittadini”.