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Mastrini: "Battaglia per Pontremoli Ospedale di zona e Fivizzano di area disagiata"

"Gli Ospedali della Lunigiana non dovrebbero essere visti dall'Asl come luoghi di punizione per i medici, ma strutture nelle quali investire consentendo loro di operarvi con entusiasmo"

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Non si placa la battaglia all’altezza del Sindaco di Tresana Matteo Mastrini, che lancia una Mozione in tutti i Consigli Comunali.
“È un atto chiaro, che avevo già presentato all’Assemblea della Società della Salute nel mese di Novembre. Direi che abbiamo atteso abbastanza”.

Una Mozione per la difesa ed il potenziamento degli Ospedali di Pontremoli e Fivizzano:
“Negli ultimi 30 anni gli Ospedali di Fivizzano e Pontremoli sono stati oggetto di continue spoliazioni e ridimensionamenti fino ad essere fortemente indeboliti nel loro ruolo di presidi sanitari della Lunigiana”.

Un percorso che deve essere frenato: “Negli ultimi anni essi hanno continuato a subire una serie di tagli indiscriminati ai servizi ed anche la mancata conferma di strutture complesse. Il 19 giugno 2015 è diventato operativo il nuovo regolamento per gli standard ospedalieri, decreto Ministeriale n°70/2015, progettato nel 2012 dal Ministero di Renato Balduzzi”.

Una presa di posizione trasversale: “Le istituzioni locali e le associazioni apolitiche, quali il Comitato SOS salute Lunigiana ed il Crest, hanno segnalato da tempo ed in vari modi le carenze significative determinatesi in virtù delle scelte portate avanti dall’AUSL Toscana Nord – Ovest. Le strutture ospedaliere della Lunigiana denotano peraltro una forte mancanza di personale e sarebbe quindi necessario implementare le presenze infermieristiche, sia presso i pronti soccorso, sia nei reparti. Mancano anestesisti, chirurghi ed interventisti”.

Nel mirino Maria Teresa De Lauretis: “A nulla servono le dichiarazioni prive di contenuto circa il mantenimento delle strutture ospedaliere di Fivizzano e Pontremoli se non sono seguite da politiche di investimento e potenziamento seriamente programmate e perseguite. Gli Ospedali della Lunigiana non dovrebbero essere visti dall’Asl come luoghi di punizione per i medici, ma strutture nelle quali investire consentendo loro di operarvi con entusiasmo con tutti gli strumenti necessari: ad esempio fornendo le automobili dell’Asl e non mettendoli nella condizione di raggiungere la Lunigiana con mezzi propri”.

In discussione l’organizzazione: “Per quanto riguarda i day hospital e la piccola chirurgia elettiva i pazienti della costa dovrebbero essere operati in Lunigiana così come avviene per i lunigianesi che si devono ricoverare per gli altri interventi al Noa. Questo dovrebbe essere programmato in un clima di reciprocità, pari dignità e uguaglianza. Il percorso riorganizzativo dell’Asl Toscana Nord Ovest dovrebbe tenere conto delle volontà delle amministrazioni locali, di cui sarebbe urgente il coinvolgimento nelle scelte con un confronto serrato che coinvolga Direttore dell’Asl Toscana Nord Ovest, Assessore alla Salute, Consiglieri Regionali e Sindaci per evitare il declassamento dell’UOC Chirurgia Generale Lunigiana, con conseguenti forti ripercussioni sul reparto di Anestesia e Rianimazione della Lunigiana, tali da rendere a rischio la permanenza del servizio e dei letti di rianimazione”. In attesa della discussione nei Consigli Comunali si annuncia rovente l’Assemblea della Società della Salute convocata giovedì alle ore 10 ad Aulla

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