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Piazza Pulita, intervista choc: "Aulla è in mano ai marocchini"

Parole forti ai microfoni di Piazza pulita, che sta seguendo il caso dei presunti abusi lunigianesi. Un militare assicura: "Io sono fascista. Chi sbaglia, paga".

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Intervista choc quella raccolta da Piazza Pulita in Lunigiana. Il noto programma di La7 è infatti andato ad Aulla per sentire due dei tanti carabinieri indagati per reati che vanno dalla violenza aggravata al sequestro di persona, dalla violenza sessuale all’abuso di ufficio e alla corruzione. Un’indagine portata avanti dalla Procura di Massa Carrara che ha messo nel mirino ben 33 militari che operavano tra le stazioni di Aulla, Licciana Nardi e Pontremoli. Uno di loro, il brigadiere Alessandro Fiorentino, è tuttora detenuto presso il carcere di Verbania. L’intervista di Micaela Farrocco, preceduta da un’intercettazione ambientale che ‘racconta’ il violento fermo di un presunto spacciatore marocchino e da un giro di voci aullese che vede alcuni residenti solidarizzare con l’Arma, contiene parole forti.

“Il fatto di prendere con prepotenza il delinquente è sempre accaduto – spiega uno dei due intervistati, entrambi con volto e voce camuffati -. I marocchini sono bugiardi dalla nascita, nelle vene non gli scorre il sangue, ma il veleno, la bugia. Tutti i marocchino sono così. Per persone che come noi hanno passato troppi anni in mezzo alla strada, di vedere un ragazzino di 20 anni italiano che spaccia non ce ne può fregare di meno… ma quando vedi il solito marocchino tutti i giorni per Aulla, che ti piglia per il culo quando passi… che ride… Aulla è in mano ai marocchini. Vent’anni fa era in mano ai brindisini, e li abbiamo sconfitti”.

E l’altro, alla domanda sul loro orientamento politico, non ha dubbi: “Io sono fascista. Chi sbaglia, paga. Punto”. Si rifà sotto il primo: “Se vuoi lavorare in strada non puoi uscire con questo (mostra il Codice penale, ndr) in mano non lavori più. Devi essere cattivo altrimenti ti mettono i piedi in faccia, ti ridono in faccia. Ad Aulla la fortuna è che non c’è scappato i morto”. Infine un pensiero a “questi quattro sfigati carabinieri di Aulla che si son fatti beccare come coglioni”.

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