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Pontremoli, continua fino a domenica 11 marzo la raccolta straordinaria di sangue e di plasma

Il ringraziamento di Anna Baldi alle donatrici Fratres per il dono dell'8 marzo

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Una settimana dedicata alla donazione all’ospedale di Pontremoli, che ha visto una grande partecipazione e che si concluderà la mattina di domenica 11 marzo.
Si dice soddisfatta dell’iniziativa Anna Baldi, responsabile del centro trasfusionale dell’Azienda USL Toscana nord ovest per l’ambito di Massa e Carrara
che vuol far giungere il suo ringraziamento agli organizzatori e al personale sanitario impegnato.
L’8 marzo, infatti, in occasione della Festa delle Donne e della donazione, le donatrici della Associazione per il dono del sangue FRATRES della Lunigiana, hanno festeggiato recandosi al Centro Trasfusionale di Pontremoli per donare il Plasma. Un “plasma day” tutto al femminile, iniziato alle 8 del mattino e terminato nel pomeriggio con 20 donazioni di plasma tutte effettuate da donne, determinate a trasformare la festa a loro dedicata in momento di riflessione sulle necessità sanitarie dei cittadini e in un atto di grande solidarietà.
Il plasma contiene proteine e fattori nobili della coagulazione; nella donazione di plasma, plasmaferesi, viene trattenuta solo la parte liquida del sangue, mentre vengono reinfusi al donatore globuli rossi e piastrine.
Per questo motivo, la donazione di plasma non abbassa le riserve di ferro e può essere effettuata ogni 14 giorni. E’ particolarmente indicata per le donne in età fertile, per gli sportivi e per tutti i donatori che possono donare senza dover ridurre troppo le riserve di ferro. Tutti i gruppi sanguigni sono pregiati per la donazione del plasma e, fra questi, si ricorda che il plasma di gruppo AB è universale, cioè puo’ essere distribuito a tutti i pazienti, indipendentemente dal gruppo del sangue.
Il plasma donato serve per i pazienti che vanno incontro a importanti interventi chirurgici, come quelli al cuore, oppure nelle emergenze emorragiche del pronto soccorso, per i pazienti in terapia intensiva, o ancora per la produzione di molti farmaci salvavita, come i fattori della coagulazione e le Immunoglobuline.
“Grazie, quindi, a quanti hanno reso possibile lo svolgimento della giornata – commenta la dottoressa Baldi – ai donatori e alle donatrici, al medico Stefano Necchi Ghiri, alle infermiere Daniela Pagani e Valentina Ferdani, alla FRATRES che ha regalato mazzetti di mimose e un buffett condiviso a tutte le donatrici”.

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