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Marmotec,in commissione marmo l’incontro coi vertici Imm

Figari: "Il nostro obiettivo è il pareggio di bilancio". Spediacci: "Dobbiamo consultarci sul piano industriale"

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Oggi la commissione marmo ha incontrato il direttore generale di Imm Luca Figari e il presidente del consiglio d’amministrazione Fabio Felici per fare il punto sulla situazione di Marmotec. L’incontro è stato chiesto dai consiglieri d’opposizione Cristiano Bottici (PD) e Gianenrico Spediacci per chiarire la questione della dismissione della fiera.

Spediacci ha chiesto se il cambiamento fosse frutto di una scelta autonoma dell’azienda o fosse stato concordato con l’amministrazione; Bottici se il cambio di format fosse dovuto a una ritrosia degli industriali a partecipare alla fiera.

“Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha detto che non avrebbe finanziato più di una fiera internazionale per settore – ha spiegato Felici – era nostro interesse andare a cercare un accordo con Veronafiere in termini di promozione. Di Marmotec non si sarebbe dovuto parlare in quella sede: l’avremmo annunciato dopo la 4×4 Fest.”

“I prodromi di questa decisione si avevano già lo scorso anno – ha proseguito il presidente del Cda – in articolo sul Tirreno del 23 settembre si ventilava l’ipotesi. Ne abbiamo parlato nei cda, con gli stakeholder, coi soci di riferimento, con la vecchia e nuova amministrazione.”

Bottici ha precisato che l’idea del cambio di format allora era solo in embrione e che non si era mai parlato della possibilità di chiudere gli stand. “Io ero il presidente della commissione marmo – ha aggiunto – ricordo che diceste dell’edizione 2016 che era in ripresa. Cos’è successo in quest’anno e mezzo? L’edizione di quell’anno ha ridotto sensibilmente ricavi e profitti, ma non è andata in perdita. Per l’indotto carrarese la fiera genera comunque una forma di guadagno per le attività collaterali.”

“Nel giugno 2016 le aziende si dichiararono soddisfatte del B2B all’82%, salvo poi ritrattare un mese dopo – ha spiegato il direttore generale Figari – abbiamo intrapreso il dialogo con le aziende il settembre successivo. Abbiamo pensato che l’idea della fiera diffusa potesse essere un’innovazione. “White Carrara Downtown” di quest’anno è stato una sorta di “test” per il nuovo format. Il nostro scopo è il pareggio di bilancio: visto che White Carrara Downtown ha guadagnato, anche se poco, credo che sia raggiungibile.”

“Di solito quando si fa un progetto c’è un piano industriale – ha osservato Spediacci – vorrei averne contezza, capirne la sostenibilità. Non facendo più la fiera ci saranno esuberi?”

Il direttore ha evaso la domanda e insistito sul pareggio di bilancio: “Stiamo lavorando con Comune, Regioni e industriali e la fiera di Verona per raggiungere l’obiettivo con le decisioni che prenderemo entro il prossimo mese e mezzo.”

“La Imm è una spa nel cui consiglio d’amministrazione sono presenti le istituzioni– ha fatto notare l’assessore Alessandro Trivelli – il fatto che la precedente amministrazione non ne sapesse nulla mi sembra strano”.

“Non c’era assolutamente sentore che una cosa simile sarebbe avvenuta– ha ribattuto Bottici – la decisione è stata vostra. Visto che non sono stato informato dal Comune, mi sarei aspettato di apprendere qualcosa dalla Regione. Forse hanno dato per scontato che il tavolo locale fosse stato aperto”.

“Assessore, la Imm è un’azienda, ma doveva ricevere un indirizzo politico – ha obiettato Spediacci – Io non ho visto nulla di questo progetto, quando invece il nostro contributo avrebbe dovuto essere importante. Non è un discorso di contrapposizione politica. Se abbiamo intenzione di discutere insieme di questa cosa vediamo insieme il progetto. Se la decisione è già presa, ne leggeremo e faremo le nostre valutazioni ex post”.

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