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Liceo Marconi accorpato? Il sindaco: «Sì, ma abbiamo evitato che andasse a Massa»

De Pasquale risponde al Partito Democratico: «Lo scientifico non ha più i numeri per mantenere l'autonomia. In questo modo abbiamo mantenuto la scuola a Carrara»

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«Carrara ha rischiato di perdere il suo Liceo Scientifico. Se la sede del Marconi resterà in città è grazie alla battaglia portata avanti dal sindaco Francesco De Pasquale in sede di conferenza zonale delle scuole. E questo nonostante le accuse pretestuose lanciate in Consiglio comunale dal Pd che, va ricordato, esprime la presidenza della Provincia, ovvero l’autorità chiamata a decidere su autonomie e accorpamenti delle scuole superiori ed è parte della maggioranza che sostiene il governo regionale, che con pgr 732 del 2 luglio 2018 ha aumentato la soglia per l’assegnazione dell’autonomia». L’amministrazione carrarese commenta così dopo il Consiglio comunale di ieri sera che ha visto la partecipazione di un gruppo di studenti del Marconi per sollecitare l’amministrazione comunale a non accorpare la loro scuola con l’Itis Galilei. Oggi le due scuole convivono nel solito edificio di via Campo d’Appio al Peep di Avenza. Sull’argomento, a sostegno delle richieste dei ragazzi, è intervenuta in Consiglio la consigliera del Partito Democratico, Roberta Crudeli, che ha evidenziato come per il liceo carrarese sia stato richiesto l’accorpamento dal presidente della Provincia, in funzione dei soli 525 studenti, mentre non è stato così per il liceo Fermi di Massa che conta poco meno di 600 studenti. La Crudeli ha quindi chiesto al sindaco un intervento che possa evitare l’accorpamento e mantenere così l’autonomia della scuola carrarese. Da quanto si apprende dalla nota di Palazzo civico, però, è impossibile che il sindaco possa fermare questo percorso.

«Invece di fare polemica in Consiglio comunale, i democratici dovrebbero convincere i loro rappresentanti in regione e il “loro” presidente della Provincia ad abbandonare la politica dei tagli alle scuole che ha portato alla decisione di togliere l’autonomia al Marconi» ha commentato il primo cittadino all’indomani del Consiglio comunale.

«Il processo di dimensionamento delle scuole superiori – evidenzia Palazzo Civico – è in corso da decenni. Complice il calo demografico e la mancanza di sedi, negli anni i singoli istituti hanno perso autonomia e dirigenze didattiche. «La mia battaglia è partita da lontano, chiedendo che Carrara rimanesse nell’ambito della Lunigiana e non fosse inserita con Massa e Montignoso. La Provincia ha deciso diversamente e adesso abbiamo due ambiti disomogenei: quello di costa, ingolfato di studenti e povero di sedi; quello della Lunigiana, con una buona disponibilità di scuole ma con pochi alunni» ha premesso il sindaco Francesco De Pasquale. Per effetto del processo di dimensionamento oggi a Carrara tutte le superiori hanno il dirigente “in condivisione”: è così ad esempio per il Montessori, che riunisce Classico, Linguistico e Scienze Umane; per lo Zaccagna, che accorpa Itis, Ragioneria e Geometri.

Unica eccezione il liceo scientifico Guglielmo Marconi che ha mantenuto l’autonomia e ha un dirigente/reggente proprio, nonostante ormai da diversi anni abbia perso i numeri (almeno 600 studenti) per poterle “reclamare” per legge, secondo la norma approvata nel 2011 dal governo Berlusconi. Stessa situazione per il liceo scientifico di Massa Enrico Fermi, anch’esso sotto-dimensionato. «Preso atto dei numeri dei due licei e dell’esigenza di tagliare i costi, nella riunione del 16 ottobre scorso, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, eletto in quota Pd, ha proposto di accorpare Fermi e Marconi in un’unica scuola. E visto che il nostro scientifico è ospitato in una struttura in cui sta oggettivamente stretto e che condivide con un’altra scuola, l’Itis Galilei, è ovvio che la collocazione del nuovo liceo sarebbe stata a Massa» ha riferito il primo cittadino.

Il sindaco di Carrara si è fermamente opposto all’idea del trasferimento del Marconi a Massa ma non ha potuto non prendere atto del fatto che il Liceo Scientifico non ha più i numeri per mantenere l’autonomia: «Il problema è la sede. Quella attuale non consente una crescita delle iscrizioni perché la struttura di via Campo d’Appio non è in grado di contenere un numero maggiore di studenti. In attesa della costruzione di una nova scuola, che non avverrà prima di 4-5 anni, i numeri del Marconi sono destinati dunque a rimanere quelli di oggi» ha aggiunto De Pasquale che nel delicato confronto in sede di conferenza zonale ha deciso di non portare avanti una battaglia persa – quella dell’autonomia – ma di puntare sull’unico risultato realisticamente raggiungibile, ovvero mantenere in città la sede dello Scientifico.

«La perdita dell’autonomia didattica non ha conseguenze sull’offerta formativa per gli studenti. A farne le spese sarà purtroppo il personale non docente. Questo è il risultato di una politica, quella dell’amministrazione provinciale, regionale e nazionale a guida Pd, ispirata esclusivamente alle necessità di bilancio» ha dichiarato amareggiato il sindaco De Pasquale esprimendo solidarietà al personale del Liceo Scientifico. «Da insegnante so quanto è prezioso il loro lavoro. Darò battaglia in conferenza zonale per salvare quei posti. Non condivido la politica dei tagli alla scuola anzi sono convinto che gli investimenti sull’istruzione debbano essere una priorità per tutti coloro che ricoprono incarichi di governo, a qualsiasi livello. Questo stiamo facendo a Carrara con la ricerca di fondi per la costruzione di nuove scuole» ha concluso il sindaco.

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